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Diritto d’Autore, Benetton Condannata: Prima Sentenza, Vincono Diritti Connessi

16 Febbraio 2005 Commenta

MILANO – L’azione legale promossa da SCF – Societa’ Consortile Fonograficinei confronti di Benetton Retail, citato per non aver corrisposto i compensiderivanti dalla trasmissione di musica registrata nei propri punti vendita,si e’ conclusa a favore della societa’ di collecting con una sentenza delTribunale di Treviso.
La corte di Treviso, si legge in una nota di SCF,interpretando correttamente le norme vigenti in Italia e in gran parte delresto del mondo, ha valutato che, per diffondere legittimamente musica alpubblico, non basta il pagamento alla SIAE dei diritti d’autore, ma anchedei diritti connessi.
La legge sul diritto d’autore stabilisce infattiche per diffondere musica al pubblico, anche senza scopo di lucro, e’necessario ottenere l’autorizzazione da tutte le parti che contribuisconoalla creazione del prodotto musicale, quindi gli autori, gli artistiinterpreti ed esecutori e i produttori fonografici.
Attualmente, inItalia, prosegue la nota, a differenza di quanto accade in altri paesieuropei, non sono molti gli operatori che, pur utilizzando ampiamente lamusica registrata per rendere piu’ gradevole il proprio locale,regolarizzano spontaneamente la loro posizione nei confronti dei titolaridei diritti connessi, che non sono di competenza della SIAE, nei cuiconfronti l’utilizzatore in genere effettua i dovuti pagamenti.
Si trattadella prima storica sentenza a favore dei diritti connessi, conclude lanota, una tappa fondamentale che apre la strada al pieno riconoscimento delruolo di SCF come collecting society.

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