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Digitale Terrestre: Gia’ Venduti Quasi Due Milioni Di Decoder

18 Aprile 2005 Commenta

MILANO. A 15 mesi dall’avvio del digitale terrestre in Italia, si apre la prima conferenza nazionale sulla tv digitale terrestre. E’ tempo di prime stime e di stilare le tappe che porteranno al fatidico switch-off del dicembre 2006.
“Quella del digitale terrestre e’ una sfida gia’ vinta, almeno parzialmente”, ha spiegato Andrea Ambrogetti, presidente Dgtv. “Decine di aziende hanno investito molto in questa nuova tecnologia, si sono sviluppate sul territorio cinque reti di trasmissione e l’offerta televisiva supera i 25 canali nazionali”. Un primo bilancio positivo, dunque, confortato soprattutto dalla diffusione dei decoder digitali. Secondo un’indagine commissionata da Dgtv a GfK Marketing Service Italia, a fine marzo 2005 i decoder in circolazione erano quasi due milioni (1.910.400).
Il 56,2 per cento (1.073.000) sono interattivi e sono stati acquistati con il contributo dello Stato. Il 39,4 per cento (752 mila) sono stai comprati dalle famiglie italiane senza il finanziamento. Il restante 4,4 per cento (85 mila) sono zapper, ovvero decoder senza applicazioni interattive.
“Il piu’ grande fenomeno di vendita di apparecchi elettronici di sempre”, ha dichiarato con soddisfazione Ambrogetti, il tutto in soli “15 mesi, e con l’impegno di arrivare a quota tre milioni entro l’anno”.
Un successo dovuto anche all’avvio della vendita dei contenuti “premium”, e in particolare alle partire di calcio della serie A. “750 mila famiglie italiane hanno gia’ acquistato una tessera a pagamento (le distribuiscono Mediaset e La7, ndr).
La corsa verso il dicembre 2006, dunque, procede. Si andra’ avanti per tappe regionali, e le prime aree all digital saranno la Sardegna e la Valle D’Aosta. “Prima si anticipera’ lo switch-off – ha concluso Ambrogetti – e meglio sara’ per le aziende e per i consumatori”.

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