WASHINGTON DC, WA (USA). La Recording Industry Association of America (RIAA) ha intentato altre 405 cause contro utilizzatori di reti P2P. In particolare, le nuove cause sono indirizzate contro altrettanti studenti universitari che hanno trovato in Internet un potente mezzo di comunicazione e condivisione.

Il provider preso di mira questa volta e’ Internet2, che fornisce linee velocissime a diciotto collegi statunitensi. Questa azienda offre connettivita’ a milioni di studenti universitari, ricercatori e professori ed e’ inaccessibile al pubblico. Dunque, si tratta di una rete utilizzata per fini accademici-universitari che nulla hanno a che vedere con le esigenze (fra le piu’ disparate) che puo’ avere una qualunque altra linea telefonica. A questo evidente esempio di mala fede degli utenti di queste reti si aggiunge un importante elemento: la quantita’ elevata del materiale condiviso.
In media ciascun utente di questi nodi ha a disposizione circa 2.300 file musicali, arrivando a un picco di 13.600 file. Numeri decisamente superiori alla media di qualunque altro navigatore della rete. Per questi motivi, la RIAA ha deciso di muovere l’arma giudiziaria contro questi collegiali, cercando di arginare in qualche modo la continua evoluzione delle reti di P2P oggi sempre piu’ evolute e frequentate.

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