PISA – Lo sviluppo della comunicazione telematica e delle nuove tecnologie digitali in generale, ha determinato un’evoluzione dalle classiche forme di criminalita’ ad altre caratterizzate, nell’uso, dallo strumento informatico. I crimini informatici spingono, il giurista ad analizzare nonche’ a studiare nuove tipologie di condotta, nuovi beni da tutelare, nuovi diritti da difendere.Diviene a questo punto indispensabile confrontarsi con alcuni aspetti giuridici, investigativi, sociologici legati ai cybercrimes.
L’Osservatorio CSIG di Pisa (http://www.csig.it), rende noto un comunicato, raccoglie questa sfida realizzando una giornata di studio – 10 giugno presso l’Aula Magna del Palazzo della Sapienza in Pisa – dedicata ai “computer crimes”, nella quale non solo viene data particolare attenzione ai metodi e alle difficolta’ che presenta l'”acquisizione della prova digitale” nel processo penale, quanto nell’individuare quell’evoluzione giuridica richiesta dagli operatori e necessaria per contrastare le moderne tipologie di reato sempre piu’ tipicizzate da una dimensione transnazionale.
L’evento, prosegue la nota, costituisce non solo un momento di analisi della recente giurisprudenza caratterizzata dalle prime applicazioni della L.547/93, quanto un momento propositivo nella lotta alla criminalita’ informatica.
Tra gli autorevoli interventi previsti, si legge in una nota, quelli di Alfredo Biondi, Vice-Presidente della Camera dei deputati e di Massimo Melica, Presidente CSIG (foto).

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