REDMOND, WA (USA). Un recente articolo di PCWorld mette a nudo gli enormi investimenti che la Microsoft sta facendo per avvicinarsi sempre piu’ al mondo dell’open source e del software libero.

Questo fermento non e’ determinato da alcuna insicurezza, si badi bene. Anzi, lo spirito di ‘apertura’ che aleggia negli edifici della casa di Redmond e’ strettamente collegato, secondo alcuni, a una fredda analisi economica: sempre piu’ utenti si affidano ai programmi non proprietari e li usano in maniera stabile. La nuova filosofia di utilizzo del PC e’ diventata oggi sicuramente una tangibile realta’ economica di cui anche la Microsoft non puo’ non tener conto.
Bill Hilf, che e’ a capo della divisione Linux/Open Source della Microsoft sembra essere un ‘pesce fuor d’acqua’: lui e la sua equipe utilizza software non proprietario per valutarne l’impatto e la possibilita’ di coesistenza con i programmi Microsoft.

‘Microsoft ha dimostrato, infatti, di essere estremamente interessata ad avvicinarsi alla realta’ di Linux, proprio perche’ accetta il fatto che la sua diffusione dimostra una grande sensibilita’ degli utenti verso il mondo non proprietario’.
‘Sono rimasto estremamente stupito al mio primo anno in Microsoft quando ho notato con quale interesse la societa’ di Gates sia aperta verso il mondo open source’. ‘Oggi vi sono concrete prospettive di una possibile interoperabilita’ fra i due mondi e noi stiamo lavorando proprio per realizzare questo obiettivo’, conclude Hilf.

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