P2P. La Paura Dei Processi Fa Aumentare Il Download Legale
LONDON, UK (USA). Nella prima meta’ del 2005 il numero dei download totalmente legali e’ aumentato sensibilmente. Questo e’ il risultato di una delle tante inchieste sul peer-to-peer lecito condotte in questo anno.
Secondo una recente statistica, infatti, il numero dei file scaricati attraverso i canali legali ha raggiunto quota 180 milioni. La rapida crescita della banda larga se fino a qualche tempo fa era vista (e cercata) come la strada obbligata per un file-sharing ‘in grande stile’ oggi dimostra di essere niente altro che uno strumento in mano agli utenti: non e’ il mezzo a essere illegale in se’, ma l’uso che ne fanno i navigatori.
Oggi che la realta’ della banda larga e’ ormai un dato di fatto in molti Paesi (fra cui l’Italia) si assiste a una forte diminuzione del P2P illegale. Quale e’ la ragione per un simile ‘cambiamento di tendenza’? La risposta viene da un piccolo sondaggio realizzato da alcuni siti inglesi. Il 30% degli utenti ha risposto che il download illegale e’ calato per la paura dei procedimenti giudiziari, di cui ormai si calcolano i numeri impressionanti: da settembre 2003 a oggi sono stati radicati oltre 14.000 casi contro i file-sharer in dodici Nazioni.
Esultano le case discografiche e le organizzazioni che le rappresentano. ‘Stiamo assistendo a un calo notevole del file-sharing illegale, che viene compensato con una crescita interessante per i servizi alternativi e legali che molte aziende hanno messo sul mercato’, ha dichiarato John Kennedy, chairman della International Federation of Phonographic Industries (IFPI).
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