BRUXELLES. Innanzitutto, sostiene l’Eurab, e’ necessario un incremento sostanziale delle risorse da destinare all’area della Ricerca e Sviluppo, per permettere all’UE di raggiungere gli obiettivi di competitivita’, e per sostenere una “economia basata sulla conoscenza piu’ competitiva e dinamica a livello mondiale”.
Nella relazione si evidenzia come la ricerca europea presenti gia’ una capacita’ di assorbimento finanziario. Cio’ deriva dalla necessita’ di sostenere l’alto numero di proposte di qualita’, presentate nell’ambito del Programma Quadro, che attualmente non vengono finanziate semplicemente per la mancanza di fondi.
Per l’Eurab, questo rappresenta un insieme di opportunita’ perdute che potrebbero invece aumentare l’innovativita’ europea; inoltre l’aumento delle attivita’ di ricerca, testimoniate da nuove iniziative come il Consiglio Europeo della ricerca e le Iniziative tecnologiche congiunte, ed il loro successo dipendono in larga parte da una sostanziale destinazione di risorse finanziarie.
Per la definizione dei nuovi programmi di lavoro del Settimo Programma Quadro, l’Eurab suggerisce dei criteri di cui tener conto come: una razionale selezione delle aree in cui l’UE presenta delle eccellenze e del potenziale in termini di innovazione, e la creazione di nuova conoscenza a supporto degli obiettivi politici europei.
Fondamentale, pero’, e’ il criterio della sostenibilita’. Sostenibilita’ intesa non solo come riferimento per gli aspetti ambientali delle applicazioni tecnologiche e della ricerca, ma anche come criteri etici e sociali per lo sviluppo della ricerca. In questo senso la relazione suggerisce la cooperazione nell’ambito delle politiche europee in tema di materia ambientale ed energetica ma soprattutto di coordinamento tra le diverse istituzioni che sono coinvolte nel dialogo dell’ area della ricerca europea.

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