NEW YORK CITY, NY (USA). Ne e’ pienamente convinto Richard Stallman, il quale sta pensando alla redazione della nuova GPL (GNU General Public License), la licenza scritta dal Guru del software libero ben 14 anni fa.

E’ necessario che la licenza venga adattata alla realta’ giuridico-sociale in cui ci troviamo, ha affermato Stallman. Con i tempi che corrono vi e’ la seria possibilita’ che una azienda possa utilizzare i brevetti per apportare danni rilevanti al software libero.
Se addirittura Amazon ha brevettato l’idea del ‘one click ordering’ (bloccando di fatto la libera utilizzazione di questa semplicissima funzione del commercio elettronico), allora dobbiamo affermare con fermezza che i brevetti applicati ai software sono realmente una minaccia alla societa’ e all’innovazione. Cosi’ tuona Georg Greve, Presidente della Free Software Foundation Europe.

Di fronte a tutte queste esigenze, la prossima versione 3 della GPL (che dovrebbe vedere la luce intorno a gennaio 2006) potrebbe contenere clausole in base alle quali se un’azienda cerca di restringere la circolazione del software libero, le verra’ proibita la facolta’ di distribuirlo.
Ma per avere contezza di quanto trovera’ riscontro nella prossima GPL dovremo sicuramente attendere l’inizio dell’anno prossimo.

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