REIMS (FRANCE). ‘Se non rispondiamo (al dominio di Google, n.d.a.) saremo sopraffatti dal predominio culturale statunitense’. Queste le parole del Presidente francese Jacques Chirac. Nasce, dunque, un caso politico internazionale di nome Google.

Stanchi di vedere dovunque l’onnipresente logo della grande G, i Governi della Vecchia Europa si stanno preparando al contrattacco. Inizia la Francia, il cui Presidente ha appena annunciato la nascita di una Agenzia per l’Innovazione Industriale, che dovra’ studiare il lancio di un nuovo motore di ricerca. Per rendere palese l’allontanamento dall’influenza statunitense, il nome di questo nuovo servizio di ricerca sara’ ‘Quaero’, che in latino vuol dire ‘sto cercando’.

Ma anche su un altro fronte si sente forte la critica europea allo strapotere culturale di Google. Se da un lato quest’ultimo ha investito numerose energie e risorse nel progetto ‘Google Print’ (ovvero l’archiviazione digitale di numerosissimi testi, per poi renderli disponibili in rete; oggi disponibile anche in versione italiana), in Europa diversi intellettuali hanno denunciato i rischi di un possibile dominio anglosassone nel settore dell’informazione culturale. Per altri osservatori, invece, tali accuse sono solo il frutto della tradizionale ostilita’ francese nel confronti dell’industria culturale d’oltreatrantico.

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