Fapav c. Telecom, salva la privacy
Il Tribunale di Roma mette un freno alla richiesta della Fapav, che vuole acquisire i dati personali di utenti responsabili di download illegali.
ROMA. Il Tribunale di Roma ha stabilito, come era da aspettarsi, la non responsabilita’ del provider per il comportamento di download di materiale illegale perpetrato dai propri abbonati.
Il caso risale alla richiesta avanzata da Fapav (Federazione anti pirateria audiovisiva) nei confronti di Telecom Italia, al fine di ottenere i nomi che stanno dietro agli indirizzi Ip recuperati da attivita’ investigative private. Fapav aveva dato incarico, infatti, a una azienda specializzata (la CoPeerRight Agency) di effettuare investigazioni informatiche sulle attivita’ di download illegale. Sono stati scoperti, cosi’, centinaia di migliaia di utenti che hanno scaricato materiale proprietario senza le necessarie autorizzazioni.
Il giudice, pero’, ribadisce quanto chiaramente indicato nel D.lgs. 70/2003 sulle comunicazioni elettroniche, in base al quale i provider non sono responsabili di quanto fanno i propri utenti, ma, in presenza di informazioni a riguardo, sono tenute solo ad avvisarli che stanno commettendo illeciti, persuadendoli a interrompere tali attivita’.
[G.A.Cavaliere, riproduzione riservata]
Scritto da Redazione StudioCelentano.it
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