Cresce pericolo insicurezza dati sanitari
Secondo quanto riferisce un recente studio effettuato nel campo della sicurezza nel trattamento dei dati sanitari, la situazione sarebbe alla deriva.
SAN DIEGO, CA (USA). Le nostre informazioni sanitarie sono sempre più a rischio. Questo è quanto emerge da un report dello Identity Theft Resource Center (Itrc), che si occupa di monitorare i casi di furti di identità.
Sono sempre più frequenti, infatti, i furti di informazioni sanitarie, a causa dei numerosi casi di perdita/furto di laptop, desktop, penne Usb, ecc. che le contengono. Tali incidenti coinvolgono un numero impressionante di strutture mediche; secondo i dati raccolti, 113 delle 385 aziende statunitensi che hanno subito una violazione di dati sanitari sono proprio strutture sanitarie. Per avere un punto di paragone, solo 39 aziende sono del settore bancario o finanziario.
Ciò probabilmente accade, poiché le aziende sanitarie sono quelle con maggior turnazione di dipendenti, inservienti, ecc., che possono accedere ad aree riservate degli ospedali.
Il report si basa sulla definizione di violazione dei dati (data breach) stilata dal Department of Health and Human Services statunitense. Per essere qualificato come tale, una vicenda di violazione dei dati è quella violazione che include il numero della tessera sociale, il numero della patente di abilitazione alla guida e le informazioni finanziarie personali.
Secondo quanto riferito a Internetnews.com da Jay Foley, direttore esecutivo di Itrc, il numero di strutture sanitarie coinvolte in questo fenomeno di furto/perdita dei dati è talmente elevato, da essere inaspettato. Ciò mina seriamente la fiducia che chiunque può avere in una corretta (e sicura) gestione che un ospedale può avere dei nostri dati sanitari.
[Gerardo Antonio Cavaliere, StudioCelentano.it, riproduzione riservata]
Scritto da Redazione StudioCelentano.it
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