Home » Diritto & ICT

Riaa. Dmca non funziona

25 Agosto 2010 Commenta

Dalla Riaa piovono critiche sul sistema di protezione dei diritti d’autore normato dal Dmca.

ASPEN, CO (USA). L’associazione americana dell’industria discografica (Riaa) è assolutamente delusa dal quadro normativo introdotto con il Digital Millennium Copyright Act (Dmca). Questo è quanto è emerso da un convegno tenutosi ad Aspen.
Le regole della legge che tutela il diritto d’autore negli Usa, infatti, sarebbe scarsamente efficace, perché non fornisce strumenti attivi per la rimozione del materiale illecitamente riprodotto in Rete.
I provider, secondo la legge, devono intervenire rimuovendo il materiale considerato illecito solo a seguito di specifiche richieste provenienti dall’autorità giudiziaria oppure da soggetti legittimamente titolati a richiederlo.
La Riaa, tramite la voce del Presidente Cary Sherman, afferma che non può monitorare tutte le violazioni al copyright perpetrate in Rete; non c’è la possibilità di cercare e rimuovere direttamente il materiale illecito. Una delle soluzioni efficaci, secondo la Riaa, è quella di incaricare non solo i provider, ma anche i motori di ricerca e altri soggetti, come i pubblicitari, i fornitori di hosting web, ecc. in una supervisione del materiale che viola il copyright.
[Gerardo Antonio Cavaliere, StudioCelentano.it, riproduzione riservata]

Scritto da Redazione StudioCelentano.it

Commenta!

Aggiungi qui sotto il tuo commento. E' possibile iscriversi al feed rss dei commenti.

Sono permessi i seguenti tags:
<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Home » Senza categoria

Riaa. Dmca non funziona

25 Agosto 2010 Commenta

Dalla Riaa piovono critiche sul sistema di protezione dei diritti d’autore normato dal Dmca.

ASPEN, CO (USA). L’associazione americana dell’industria discografica (Riaa) è assolutamente delusa dal quadro normativo introdotto con il Digital Millennium Copyright Act (Dmca). Questo è quanto è emerso da un convegno tenutosi ad Aspen.
Le regole della legge che tutela il diritto d’autore negli Usa, infatti, sarebbe scarsamente efficace, perché non fornisce strumenti attivi per la rimozione del materiale illecitamente riprodotto in Rete.
I provider, secondo la legge, devono intervenire rimuovendo il materiale considerato illecito solo a seguito di specifiche richieste provenienti dall’autorità giudiziaria oppure da soggetti legittimamente titolati a richiederlo.
La Riaa, tramite la voce del Presidente Cary Sherman, afferma che non può monitorare tutte le violazioni al copyright perpetrate in Rete; non c’è la possibilità di cercare e rimuovere direttamente il materiale illecito. Una delle soluzioni efficaci, secondo la Riaa, è quella di incaricare non solo i provider, ma anche i motori di ricerca e altri soggetti, come i pubblicitari, i fornitori di hosting web, ecc. in una supervisione del materiale che viola il copyright.
[Gerardo Antonio Cavaliere, StudioCelentano.it, riproduzione riservata]

Scritto da Redazione StudioCelentano.it

Commenta!

Aggiungi qui sotto il tuo commento. E' possibile iscriversi al feed rss dei commenti.

Sono permessi i seguenti tags:
<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>