Skype si quota
Presentata la domanda di collocamento alla Sec, Skype punta a un’Opa da 100 milioni di dollari.
NEW YORK CITY, NY (USA). Grande fermento in Borsa per la decisione di Skype di entrare nei listini borsistici statunitensi.
Dopo aver presentato, come da normativa, la domanda di quotazione alla Sec (Security and Exchange Commission), equivalente della italiana Consob, i vertici di Skype si preparano a una offerta pubblica di acquisto che potrebbe arrivare a 100 milioni di dollari. La richiesta di fare il grande passo verso la quotazione è dettata prevalentemente dalle grandi prospettive di crescita che il servizio di telefonia via Internet infonde nel pubblico. Solo nei primi sei mesi dell’anno, infatti, la società ha fatturato ben 410 milioni di dollari. Gli iscritti sono aumentati fino a 560 milioni (dunque, ben oltre il numero degli amici di Facebook).
Pur essendo un servizio telefonico praticamente a costo zero, con una elevatissima qualità audio (e video, per le videoconferenze), Skype guadagna dal suo servizio Skype Out, che permette di effettuare telefonate su cellulari e numeri fissi nel mondo intero, dietro pagamento di tariffe comunque agevolate. In un anno Skype ha registrato 95 miliardi di minuti effettuati in telefonate o in videoconferenze.
A distanza da sette anni dalla sua costituzione e dopo la vendita a eBay per 2,6 milioni di dollari, Skype sembra essere davvero una società solida, che ha le carte in regola per conquistarsi anche la fiducia degli azionisti statunitensi.
[Gerardo Antonio Cavaliere, StudioCelentano.it, riproduzione riservata]
Scritto da Redazione StudioCelentano.it
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