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Anche i virus socializzano

20 Settembre 2010 Commenta

La sicurezza informatica sui social network diminuisce con l’aumentare delle ore passate on line.

LOS ANGELES, CA (USA). La ricerca Social Media Risk Index di Panda Security evidenzia quello che per molti esperti non è una novità. Negli Usa un terzo delle società che hanno risposto a un sondaggio in materia di sicurezza rivela di essere stata colpita da almeno un malware infilatosi nelle maglie dei social network.
Secondo alcune policy aziendali, infatti, è possibile navigare liberamente sul posto di lavoro. Ciò contribuisce, però, non solo a un notevole calo di produttività delle risorse umane, ma espone le aziende ad attacchi informatici, virus e perdite di dati personali e sensibili.
Delle aziende interessate dal sondaggio (con un numero di dipendenti da 15 a 1000), ben il 35% ha subito una perdita economica, che si aggira attorno ai 5000 dollari.
Secondo Panda Security, le insidie informatiche maggiori sono state diffuse da Facebook nel 71,6%, da YouTube nel 41,2% e da Twitter nel 32,4%.
Per evitare il ripetersi di tali incidenti, le aziende hanno ristretto notevolmente le policy interne, limitando la navigazione, in particolare bloccando l’accesso a siti di social network.
[Gerardo Antonio Cavaliere, StudioCelentano.it, riproduzione riservata]

Scritto da Redazione StudioCelentano.it

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