La difficile libertà di OpenOffice.org
Oracle ha rilasciato un proprio Open Office, ingenerando confusione fra i software applicativi.
FOGGIA. Il Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org (Plio), per il tramite di Italo Vignoli, commenta la decisione di Oracle.
La software house, infatti, ha recentemente messo in commercio OpenOffice 3.3 (a pagamento), la sua suite di produttività per ufficio, cambiando il nome dall’originario StarOffice e ingenerando di conseguenza grande confusione fra gli addetti e i non addetti al settore.
Vignoli, leader del Plio, ha definito la decisione di Oracle assolutamente inopportuna, in quanto genera confusione sul mercato con il marchio OpenOffice.org, che è stato portato al successo dalla comunità con il lavoro dei volontari.
[Gerardo Antonio Cavaliere, StudioCelentano.it, riproduzione riservata]
Scritto da Redazione StudioCelentano.it
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