La proposta viene avanzata da uno dei fondatori del gruppo The Pirate Bay.
STOCKHOLM (SWEDEN). La creazione della rete Internet, a opera di gruppi accademici e militari negli Usa, è stata voluta per poter gestire flussi di informazioni senza un centro operativo.
La decentralizzazione è tuttora la caratteristica più evidente di Internet e ne rappresenta la sua linfa vitale. Senza questa forma di delocalizzazione nella gestione dei pacchetti informatici non vi sarebbe la sua attuale ramificazione e la sua conoscenza a livello globale.
Secondo alcuni, però, il ruolo che riveste l’Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) nella gestione del protocollo Internet è troppo politico per essere perseguito con la massima imparzialità.
La vicenda di Wikileaks ha messo in guardia coloro che ritengono dannosa una eventuale censura della Rete da parte di organismi filogovernativi. Peter Sunde, uno dei fondatori del gruppo The Pirate Bay, si è chiesto se fosse possibile realizzare una nuova Internet senza alcuna censura, con la stessa filosofia di decentralizzazione, ma differente. Un diritto di tutti a gestire le informazioni nel pieno rispetto della libera manifestazione del pensiero.
Un movimento sotterraneo alla superficie della Rete, dunque, sembra che si stia formando; forse ne seguiranno scosse tellurico-informatiche…
[Gerardo Antonio Cavaliere, StudioCelentano.it, riproduzione riservata]
La proposta viene avanzata da uno dei fondatori del gruppo The Pirate Bay.
STOCKHOLM (SWEDEN). La creazione della rete Internet, a opera di gruppi accademici e militari negli Usa, è stata voluta per poter gestire flussi di informazioni senza un centro operativo.
La decentralizzazione è tuttora la caratteristica più evidente di Internet e ne rappresenta la sua linfa vitale. Senza questa forma di delocalizzazione nella gestione dei pacchetti informatici non vi sarebbe la sua attuale ramificazione e la sua conoscenza a livello globale.
Secondo alcuni, però, il ruolo che riveste l’Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) nella gestione del protocollo Internet è troppo politico per essere perseguito con la massima imparzialità.
La vicenda di Wikileaks ha messo in guardia coloro che ritengono dannosa una eventuale censura della Rete da parte di organismi filogovernativi.
Peter Sunde, uno dei fondatori del gruppo The Pirate Bay, si è chiesto se fosse possibile realizzare una nuova Internet senza alcuna censura, con la stessa filosofia di decentralizzazione, ma differente. Un diritto di tutti a gestire le informazioni nel pieno rispetto della libera manifestazione del pensiero.
Un movimento sotterraneo alla superficie della Rete, dunque, sembra che si stia formando; forse ne seguiranno scosse tellurico-informatiche…
[Gerardo Antonio Cavaliere, StudioCelentano.it, riproduzione riservata]
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