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Anti-tracking. Perché Chrome no?

18 Aprile 2011 Commenta

Dopo Firefox e Internet Explorer, anche Safari si appresta a ottenere la funzione denominata do-not-track, per garantire l’anonimato nella navigazione.

CUPERTINO, CA (USA). Il Wall Street Journal ha preannunciato che la prossima versione del browser di Apple disporrà di un sistema anti-tracciamento.
La feature è stata inaugurata in tempo non sospetto sul browser di Mozilla, Firefox, e successivamente su quello di Microsoft, Internet Explorer. La crescente sensibilità per la tutela della privacy ha spinto anche Apple a introdurre la funzione denominata do-not-track nel suo browser Safari. La nuova versione, che arriverà a breve, ne sarà dotata nativamente.
Fuori dal giro, invece, è Google, i cui vertici hanno dichiarato di non voler inglobare questa feature su Chrome, anzi, riferiscono che non se ne sta proprio parlando in azienda. Secondo quanto ha riferito un portavoce di Google alla rivista Wired, non vi è ancora un ampio consenso su ciò che significhi tracciamento né quale sia la reale funzione di questo sistema per la tutela della privacy degli utenti.
[Gerardo Antonio Cavaliere, StudioCelentano.it, riproduzione riservata]

Scritto da Redazione StudioCelentano.it

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