Tapie, accordo per Full Tilt Poker
Il finanziere francese Bernard Tapie ha raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia statunitense per acquistare la proprietà di Full Tilt Poker.
WASHINGTON DC, WA (USA). Si schiariscono le nubi all’orizzonte di Full Tilt Poker.
Il Groupe Bernard Tapie ha stretto un accordo con il Dipartimento di Giustizia statunitense per acquisire Full Tilt Poker al prezzo di 80 milioni di dollari.
Come mai proprio al Dipartimento di Giustizia? Perché la famosa casa del poker è stata chiusa ad aprile scorso per sospette frodi bancarie, gioco d’azzardo illegale e operazioni di aggiramento delle normative sulle transazioni finanziarie. La vicenda giudiziaria ha coinvolto anche altre case da gioco, come Absolute Poker e PokerStars. Ma i problemi più grossi sono stati proprio per Full Tilt e per i propri clienti, che hanno visto congelate le vincite, poiché coinvolti indirettamente nella vertenza giudiziaria.
Con l’accordo fra Dipartimento di Giustizia e il gruppo finanziario di Bernard Tapie, però, Full Tilt dovrà cedere il proprio patrimonio al primo, che, successivamente, lo venderà a Tapie. Di conseguenza, verranno anche sbloccate le posizioni dei giocatori non statunitensi, che saranno rimborsati in tempi molto stretti. A seguire, anche quelli statunitensi potranno vedere i propri soldi, ma la loro situazione è molto più complessa e si rischiano ulteriori slittamenti (complici ben quattro conti correnti sequestrati con dentro oltre 98 milioni di dollari).
[Gerardo Antonio Cavaliere, StudioCelentano.it, riproduzione riservata]
Scritto da Redazione StudioCelentano.it
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