L’azienda cinese è accusata di essere coinvolta in casi di ciberspionaggio.

BEIJING (CHINA). I partner cinesi che producono i device di largo consumo sarebbero coinvolti in casi di ciberspionaggio.
A dirlo è un report realizzato dalla Intelligence Committee della statunitense Camera dei rappresentanti, che punta il dito contro Zte, in particolare, per alcuni dubbi di mantenimento del segreto industriale. Ne è seguito subito un commento al vetriolo del direttore degli affari generali di Zte, David Dai Shu, il quale ha affermato che Zte rappresenta un’azienda trasparente, indipendente e globale, e che si dimostra pienamente rispettosa degli impegni stretti con la Commissione, la quale dovrebbe indagare ciascuna azienda cinese per verificare se sia rispettosa degli accordi commerciali internazionali.

Scritto da Gerardo Antonio Cavaliere