La crisi interessa anche il Poker Online
E’ evidente in Spagna, ma anche in Italia e Francia, l’attuale crisi mondiale sta distruggendo il poker online.
L’ipotesi tanto ventilata di un mercato con un poker online condiviso sembra ormai essere l’unica soluzione per un problema sempre più ingestibile. I mercati relativi al gambling, e nello specifico del poker online di Spagna, Italia e Francia continuano a perdere terreno. Benché l’idea del mercato comune sembri l’unica soluzione appropriata, la realtà dei fatti dimostra che si è ancora lontani dalla realizzazione di una tale collaborazione. A nulla è servito il summit tenuto a Roma di recente tra gli esponenti dei tre Paesi sopra menzionati. Stando a quanto riferito da eGaming Review la Spagna è la nazione messa peggio con una perdita del 40% dei giocatori. Questi ultimi infatti preferiscono lasciare le sale da gioco ufficiali, provviste di licenza, per giocare nei siti web privi di licenza (offshore). Le soluzioni adottate finora, sembrano inefficaci. Pare che anziché prendere atto del problema la Spagna stia agendo per aumentare l’offerta di giochi ad esempio introducendo le slot machine. Sull’argomento del mercato comune sono interessanti le parole di Albert Augstinoy Guylain che ha dichiarato: “L’autorità spagnola attualmente è impegnata con le slot machine e la futura riapertura del mercato. Credo che la liquidità condivisa non sia argomento per quest’anno, probabilmente se ne riparlerà durante il 2015”. Un periodo difficile per la Spagna che tra le altre cose ha un regime fiscale molto pesante sui giochi online, raggiungendo il 25% degli utili. Significative anche le cifre rilevate che dimostrano una perdita di un miliardo di euro negli introiti dei poker tradizionali. E’ evidente quindi che il poker online e offline in Spagna non sta affrontando un bel periodo.
Scritto da Michele Bellotti
Commenta!