Android L: dati crittografati a prova di Governo
Android L sarà in grado di crittografare i dati contenuti nel dispositivo. E’ l’ultima strategia per tutelare la privacy degli utenti.
Dopo Apple, che ha reso noto alcune importanti novità sulla privacy tramite una dichiarazione scritta di Tim Cook, anche Google ha dichiarato guerra ai Governi capaci di decriptare i dati dei propri utenti.
Questo avverrà grazie ad un sistema che sarà in grado di crittografare i dati immagazzinati sullo smartphone rendendoli a tutti gli effetti inaccessibili.
Android L avrà pertanto un sistema di data encryption attivo già di default. Il motivo di questa scelta è da ricercare nei recenti sviluppi in tema di protezione della privacy a seguito dello scandalo sollevato da Snowden.
Non si tratta di una vera e propria novità, in quanto questo servizio era già fornito da Google, come evidenziato dalle parole di Niki Christoff, portavoce dell’azienda. “Per oltre tre anni Android ha incluso un sistema di cifratura dei dati, e le chiavi non sono immagazzinate fuori dal dispositivo, in modo che non possano essere condivise con le forze dell’ordine”.
Ciò che cambia, come indicato dallo stesso Christoff sulle colonne del Washington Post consiste nell’aver reso l’accesso a questa funzione ancora più semplice e intuitivo, per così dire alla portata di tutti gli utenti. “Come parte della prossima release di Android, la cifratura dei dati sarà abilitata di default, così non dovrai nemmeno pensare di attivarla“.
In tal modo Google non potrà fornire dati sensibili prelevati dagli smartphone nemmeno su specifica richiesta delle autorità giudiziarie.
Scritto da Michele Bellotti
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