Selfie: il vero motivo dietro gli autoscatti
Almeno una volta nella vita lo abbiamo fatto pure noi. Ma cosa spinge milioni di persone ogni giorno a farsi un Selfie? Ecco la risposta degli psicologi.
Farsi una foto e postarla su un social network, ecco spiegato in breve il significato di selfie, neologismo nato grazie alla moda dell’autoscatto.
Una ricerca voluta dagli psicologi dell’Università Cattolica di Milano ha cercato di dare risposta a tre importanti domande:
1– Perché ci facciamo selfie?
2– Quali differenze ci sono tra uomini e donne in relazione ai selfie?
3– Cosa rivelano questi selfie circa la condizione psicologica di chi se li scatta?
Dall’analisi dei dati ottenuti da questo studio tutto italiano effettuato su un campione di 150 persone di età media di 32 anni composto per il 65% da donne e il 35% da uomini è emerso quanto segue:
1– Il motivo principale per cui scattiamo selfie è fare ridere gli altri (39%), al secondo posto troviamo la vanità (30%) e infine il restante 21% ha dichiarato di scattarsi selfie per “raccontare un momento della propria vita”.
2– I dati hanno rivelato che le donne si fanno più selfie degli uomini.
3– La parte più interessante riguarda l’aspetto psicologico celato dietro all’azione di farsi un selfie. A tal riguardo è opportuno riportare le parole del docente di Psicologia della Comunicazione e Psicologia e Nuove Tecnologie della Comunicazione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Giuseppe Riva che ha dichiarato: “le persone che si fanno selfie, rispetto a coloro che non se le fanno, appaiono significativamente più estroverse e più coscienziose. Inoltre, essere molto estroversi si associa a un maggior utilizzo delle selfie per mostrare agli altri “come ci si sente”, mentre essere molto coscienziosi si associa al non essere particolarmente interessati ai commenti degli altri alle proprie selfie, positivi o negativi che siano.”
Il nostro non è stato l’unico Paese a fare una ricerca sui selfie, e alcuni risultati ottenuti dagli studi effettuati rivelano un lato pericoloso di questi asutoscatti. Ad esempio la dottoressa Terri Apter dell’Università di Cambridge ha lanciato l’allarme per quello che riguarda i giovani che si fanno spesso dei selfie. “Gli adolescenti vivono quell’età in cui cercano di definere chi sono realmente, ciò che vogliono essere. Possono provare a sviluppare diverse identità e possono esserci dissonanze tra cosa vogliono essere e chi sono nella realtà. Con le selfie hanno l’opportunità di dire al Mondo ‘Io sono così!’, ma pochi mesi dopo possono rendersi conto che si sbagliavano e provare vergogna per quello che hanno fatto”.
Un semplice autoscatto, un gesto relativamente semplice, può rivelare molto di noi e della nostra personalità. La prossima volta che ci facciamo un Selfie pensiamo a tutte le implicazioni, positive e negative che questo potrà avere sulla nostra vita.
Scritto da Michele Bellotti
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