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Pirateria Online: ora è il turno di Sony

16 Dicembre 2014 Commenta

Attacco hacker a spese di Sony, resi disponibili 5 film in anteprima. Ora spunta l’ombra della Corea del Nord.

SonyRitrovare 5 dei propri film nel circuito di download illegali. E’ questa la poco piacevole sorpresa che ha avuto Sony lo scorso novembre. Un attacco hacker avrebbe difatti violato il network della società rendendo disponibile per il download i nuovi film della Sony Picture Entertainment.

L’azione non è stata rivendicata ufficialmente, anche se sugli schermi dei computer Sony sotto attacco è apparsa una scritta sospetta “Hacked by #GOP”. I primi sospettati sono pertanto i cosiddetti “Guardiani della Pace”, un gruppo di hacker della Corea del Nord.

Ai dipendenti Sony è stato inoltre recapitato un messaggio mail nei primi giorni di dicembre che diceva: “Molte cose al di là dell’immaginazione avverranno in molte parti del Mondo. I nostri agenti si ritrovano ad agire un luoghi indispensabili. Per favore metti la tua firma per sostenere la falsità dell’azienda all’email che trovate qui sotto se non volete subire dei danni. Se non lo farete non sarete soltanto voi ad essere in pericolo, ma tutta la vostra famiglia.

La vicenda potrebbe essere molto più complessa del previsto. Cosa ha spinto i GOP ad attaccare Sony? E’ degno di nota che uno dei cinque film hackerati sia “The Interview”, una commedia incentrata su una intervista con Kim Jong-un, il dittatore Coreano. La Corea del Nord dal canto suo ha smentito ogni possibile coinvolgimento.

Indipendentemente dai motivi, per Sony è tempo di fare una stima dei danni subiti. Pur non avendo voluto diffondere cifre ufficiali, stando a quanto rivelato dagli analisti avrebbe subito perdite pari a 100 milioni di dollari. Questo si è rivelato uno dei peggiori attacchi degli ultimi tempi per Sony e stando alle minacce firmate dai “Guardians of Peace”, potrebbe essere solo il primo di una lunga serie.

Scritto da Michele Bellotti

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