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Biometrica: quando il nostro corpo diventa password

23 Marzo 2015 Commenta

Scansione vocale e lettura delle impronte digitali. La biometrica consente di utilizzare il proprio corpo come password. Una tecnologia non priva di rischi.

biometricaLa biometrica consente il riconoscimento dell’utente tramite l’utilizzo del proprio corpo. Per lungo tempo siamo stati abituati a vedere il riconoscimento biometrico all’interno di film futuristici o di spionaggio alla James Bond.

Con l’avvento delle nuove tecnologie, e l’implemento d’esse all’interno degli smartphone, abbiamo iniziato a prendere confidenza con sistemi di riconoscimento biometrico. Le aziende produttrici di smartphone hanno, specie nell’ultimo periodo, fatto largo uso di riconoscimenti biometrici quali lettura delle impronte vocali e identificazione tramite l’iride.  

Di primo acchito le tecnologie biometriche sembrano consentire una protezione completa nei confronti degli utenti. Questa implementazione sembra rappresentare un notevole miglioramento nella sicurezza, rispetto alle classiche password.

Il global head of security research di Sophos, James Lyne ha espresso i suoi dubbi in merito al riconoscimento biometrico, dicendo: “Numerose pubblicazioni hanno mostrato la vulnerabilità dei sistemi biometrici odierni tra queste, la più nota è quella del Chaos Computer Club (CCC), che ha dimostrato di poter far breccia nello scanner di impronte del nuovo iPhone con un robot appositamente progettato, dall’aspetto piuttosto bizzarro. Altri dispositivi biometrici sono stati attaccati elettricamente e le loro difese sono state superate o hanno mostrato un abbassamento del livello di sicurezza”.

Lo stesso Lyne ha d’altro canto riconosciuto che sul fronte sicurezza, i progressi registrati sono davvero incoraggianti. 

La biometrica riuscirà a garantire una sicurezza completa? Il dubbio è legittimo e anche se si riuscisse a raggiungere un tale obiettivo le problematiche potrebbero essere anche altre.

Un aspetto controverso è stato ben indicato da David Emm di Kaspersky che ha rivelato: “L’uso della biometrica sostituirà via via le password, per validi motivi. Ma c’è anche un aspetto negativo: se la mia password viene compromessa, posso cambiarla. Questa possibilità è esclusa nel caso dei dati biometrici. Se questi dati non sono conservati in maniera sicura, e la sicurezza al 100% non esiste, i rischi sono maggiori di quelli del furto di una password. Sarebbe come usare la stessa password per tutti gli account e senza possibilità di rimediare”.

Se da una parte la biometrica sembra offrire ottimi vantaggi, dall’altra non bisogna sottovalutarne i lati oscuri.

La ricerca del sistema di sicurezza perfetto deve necessariamente continuare.

Scritto da Michele Bellotti

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