Facebook e Youtube: il business dei giovani parte dal Social
Pagine Facebook e canali Youtube con milioni di fan gestiti da giovanissimi? La nuova tendenza trasforma un passatempo in business.
Le nuove tecnologie e i giovani sembrano avere un legame indissolubile. Le grandi aziende se ne stanno accorgendo e la notizia del reclutamento di nuovi programmatori fra i banchi delle scuole medie ha già fatto il giro del Web. Apple e Google ad esempio risultano particolarmente attive nella ricerca di nuove menti freschi per la creazione di ambiziosi progetti.
Bisogna riconoscerlo, il Web offre possibilità pressoché illimitate a patto che si sia disposti a mettersi in gioco e che si abbiano idee originali, o comunque buoni contenuti da diffondere.
Creando pagine Facebook forse a livello amatoriale e quasi per gioco alcuni ragazzi sono riusciti a creare dei piccoli imperi, con l’appoggio di migliaia (se non addirittura milioni), di fan.
Di simili esempi i Social ne sono pieni, e il simbolo di questa rivoluzione tutta giovanile è sicuramente Facebook.
Il successo di queste pagine può essere definito travolgente grazie alla rapida crescita nel numero dei seguaci. Molto spesso l’idea alla base delle pagine è nata per gioco e in modo completamente spontaneo. A tal riguardo esistono tanti esempi disponibili, basti pensare ad alcune delle più in voga come “Io ti maledico”, “Il milanese imbruttito”, e “ScuolaZoo”.
Non è da escludere che con il tempo pagine così importanti e seguite siano in grado di creare brand amati e apprezzati.
Episodi del genere d’altro canto si sono già verificati in passato come avvenuto ad esempio nel caso di Clio, diventata celebre a seguito dei suoi video tutorial di Make Up su Youtube. Quest’ultimo è un altro Social che ha visto un forte successo dei più giovani, passati da perfetti sconosciuti a vere e proprie star. Un esempio su tutti per la realtà italiana è sicuramente FaviJ.
I nuovi business e i nuovi brand possono nascere dai Social? Potrebbe essere una via percorribile per molti giovani che trovandosi a condividere insieme ai propri coetanei problemi occupazionali si ingegnano percorrendo nuove strade con soluzioni sia etiche che divertenti.
Scritto da Michele Bellotti
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