Nuovo servizio Amazon: articoli consegnati direttamente dagli utenti. Tra perplessità e dubbi ecco come funzionerà “On My Way”.

Amazon si appresta a lanciare un nuovo servizio.

Anche se al momento si tratta di una fase solo sperimentale, non si può escludere che in un prossimo futuro dopo le opportune migliorie il servizio “On My Way” possa essere adottato su vasta scala.

Grazie alla nuova strategia in fase di elaborazione Amazon permetterà agli utenti stessi di consegnare i pacchi spediti dal proprio magazzino.

Un report pubblicato dal Wall Street Journal ha rivelato quella che sembra essere una scelta di Amazon. Il funzionamento del servizio sembra molto semplice. Amazon affitterà dei locali che fungeranno da magazzini temporanei.

Gli utenti che vorranno partecipare alla consegna potranno prelevare i pacchi e provvedere alla consegna avvalendosi di una applicazione appositamente realizzata per indicare le zone di consegna tenendo conto della strada normalmente percorsa dall’utente.

Da questa funzione prende il nome l’intero servizio “On My Way” (sulla mia strada).

L’utente che si renderà disponibile per la consegna riceverà una retribuzione, forse in denaro o in buoni Amazon.

Il motivo principale che può aver spinto Amazon in questa direzione, suggerito dallo stesso WSJ, è il desiderio di abbattere i costi per le spedizioni che sono aumentati del 31% rispetto al 2014.

L’iniziativa ha fatto nascere molte perplessità. Tenendo conto del fatto che Amazon spedisce oltre 3 milioni di pacchi al giorno, ci si chiede se il numero di utenti che utilizzeranno l’applicazione On My Way riuscirà a sopperire a questo numero di consegne.

Oltretutto bisogna anche considerare le possibili implicazioni legali legate ad un eventuale disguido nella consegna. In caso il pacco risultasse danneggiato o in presenza di altre problematiche la colpa ricadrebbe su Amazon o sull’improvvisato corriere? E in caso di mancata consegna?

Sono molti gli aspetti critici di “On My Way“, ma nonostante questo secondo il Wall Street Journal l’applicazione sarà lanciata a breve su territorio USA.

Scritto da Michele Bellotti