Google Allo: rischi per la privacy degli utenti
Google Allo non è sicuro. Le conversazioni vengono conservate sui server di Google. Privacy a rischio?
Il 22 settembre Google ha reso disponibile una nuova App di messaggistica istantanea. Google Allo vanta un assistente che sfrutta l’intelligenza artificiale per dialogare con l’utente. Al momento del lancio Google Allo è stato accolto dal pubblico con entusiasmo. Nei piani di Google il nuovo servizio è nato con l’idea di creare una valida alternativa ad altri servizi simili con ad esempio WhatsApp.
Non tutti si sono schierati a favore di Google Allo, che ha trovato tra i suoi più accaniti detrattori proprio l’ex tecnico CIA Edward Snowden che ha invitato attraverso Twitter a non usare Google Allo.
Secondo quanto sostenuto da Snowden, Allo rappresenterebbe un pericolo per la privacy degli utenti. Il problema sembra riguardare le modalità per la gestione dei messaggi in entrata e in uscita che transitano tramite l’App.
Google aveva parlato dell’App all’I/O 2016 tenutosi a maggio. Parlando di Allo il colosso di Mountain View aveva assicurato che la modalità incognito avrebbe garantito la riservatezza dei messaggi scambiati durante le conversazioni grazie all’impiego della crittografia end-to-end. Per quanto riguarda le conversazioni effettuate in modalità classica Google aveva assicurato che avrebbe utilizzato un metodo crittografico in grado di salvare i messaggi solo temporaneamente e senza la possibilità di risalire a chi li aveva inviati.
Al momento del lancio di Google Allo però questa ultima parte è stata modificata e tutte le conversazioni che non sono in modalità incognito restano salvate in modo permanente sui server Google.
Queste chat, secondo quanto sostenuto da Snowden, potrebbero essere consultate da agenzie governative in caso di specifiche indagini. Per chi volesse continuare ad utilizzare Google Allo senza rischi per la propria privacy, si consiglia di attivare la modalità Incognito.
Scritto da Michele Bellotti
Commenta!