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Cina contro i videogiochi per proteggere i minorenni

12 Ottobre 2016 Commenta

Cina contro le dipendenze dai videogiochi online. Il divieto scatta per i minorenni dopo la mezzanotte.

videogiochiIl governo cinese è in procinto di approvare un nuovo bando per cercare di arginare il problema della dipendenza dai videogiochi. A fare le spese di questa nuova direttiva saranno i minorenni che secondo il nuovo regolamento non potranno utilizzare i videogiochi online dopo la mezzanotte e fino alle otto del mattino.

Le regole più rigide riguardano la città di Pechino. La vita del videogiocatore minorenne non è semplice. Il videogiocatore minorenne deve caricare la carta d’identità online, consentirne la verifica allo stato e il monitoraggio durante il gioco per permettere agli ingegneri di realizzare giochi che non incoraggiano la dipendenza.

Queste disposizione hanno fatto scattare l’allarme nel mondo del business, in quelle società che operano nel settore dei videogiochi online. La cosa non sorprende dato che la Cina sta per sfiorare un giro di affari relativo ai videogiochi online di 30 miliardi di dollari. Il risultato è addirittura migliore di quello ottenuto dagli USA. La Cina si conferma come il primo paese al mondo in relazione al consumo di videogiochi con 537 milioni di giocatori su oltre un miliardo di abitanti. Anche la crescita è esponenziale, con il 22.1% annuo.

I dati più preoccupanti riguardano la dipendenza dei minorenni dai videogiochi online. Il bando si pone come ultima soluzione per cercare di arginare il problema. La decisione di intraprendere una simile linea dura ha raccolto sia consensi che dissensi. I genitori con figli dipendenti dal gioco online potrebbero apprezzare questa iniziativa. Secondo altri si tratterebbero dell’ennesimo tentativo di attuare un controllo sempre più completo sulla vita dei cittadini.

Scritto da Michele Bellotti

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