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Cifrature sui Social: l’Australia chiede nuove regole

24 Luglio 2017 Commenta

Le cifrature sui Social garantiscono la privacy degli utenti, ma deve essere possibile risalire alle chat in caso di necessità. Ecco la richiesta dell’Australia.

cifrature

L’Australia si prepara per chiedere importanti modifiche alle regole relative alle cifrature delle chat sui social. La notizia è arrivata direttamente da AP News. La testata ha parlato di una proposta di legge avanzata dal governo australiano per costringere le aziende che operano sul web a collaborare con le autorità in caso di necessità nel risalire alle conversazioni online delle chat, a dispetto delle cifrature. La richiesta potrebbe essere avanzata solo in presenza di gravi sospetti relativi all’azione di gruppi criminali.

La disposizione andrebbe ad interessare non solo il terrorismo ma anche il traffico di droga e la pedofilia. Con l’arrivo delle chat cifrate è sempre più difficile per le autorità risalire ai responsabili di crimini. L’identificazione diventa estremamente ardua. L’Australia sembra pronta per seguire da vicino quanto già proposto dalla Gran Bretagna. Sembra del tutto probabile che saranno sempre di più i governi spinti a chiedere una tale collaborazione.

Sulla questione si è espresso anche il primo ministro australiano Malcolm Turnbull: “C’è una cultura, specie negli USA, davvero molto libertaria, che sfocia talvolta in una sorta di conflittualità coi governi. A noi spetta il compito di essere uniti nel far capire che sì, hanno realizzato piattaforme magnifiche, specie le aziende che si trovano nella Silicon Valley, ma che devono aiutarci per far rispettare le leggi”.

Anche il procuratore australiano ha voluto dire la sua, definendo le cifrature sui vari Social come “il danno maggiore per l’intelligence a cui abbiamo mai assistito in tutta la nostra vita”.

Non si è fatta attendere la replica di Facebook, che ha sottolineato che “indebolire la cifratura ad uso delle autorità significherebbe abbassare il livello di sicurezza per tutti”.

Scritto da Michele Bellotti

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