VPN al bando in Russia
La Russia approva una legge che mette al bando i VPN e i sistemi per rendere anonima la navigazione.
Quella che inizialmente era solo una proposta è diventata a tutti gli effetti una legge da rispettare. In Russia il presidente Putin ha firmato la legge rendendola vincolante per tutti gli abitanti. La legge entrerà in vigore a partire dal prossimo 1 novembre.
L’approvazione di questa legge sta già facendo discutere il mondo intero. Nello specifico con questa legge la Russia ha disposto la messa al bando di VPN e proxy. Ad essere diventati illegali sono tutti quei servizi che consentono di navigare in forma anonima e di modificare il proprio IP. Tramite servizi VPN era possibile avere accesso anche ai siti web vietati in Russia.
La nuova legge rende noto che sarà responsabilità degli ISP provvedere a bloccare questi servizi.
Come già detto la novità sta facendo discutere il mondo intero. A difesa di questa discutibile presa di posizione si è schierato anche il presidente di uno dei comitati parlamentari, Leonid Levin, che si occupa in modo specifico delle politiche di informazione e comunicazione, dicendo che questa legge fa riferimento unicamente “alle restrizioni di accesso per quei contenuti che già sono vietati dalla legge o da una decisione di un tribunale“.
In Russia è stata introdotta sin dal 2012 una lista contenente i siti web da oscurare, tra i vari siti presenti ci sono anche quelli con contenuti riconducibili alla pornografia infantile. A partire dal 2013 però grazie ad un emendamento, il divieto è stato esteso anche ai contenuti di “sospettato estremismo”, rendendo il governo Russo capace di mettere a tacere eventuali voci di dissidenti.
La Russia prosegue con la sua linea dura nei confronti della libertà di espressione. In questa ottica la soppressione dei servizi VPN e dei proxy non sorprende.
Scritto da Michele Bellotti
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