Google e il coinvolgimento nei progetti militari
Il possibile coinvolgimento di Google in progetti militari non piace ai dipendenti. Ecco i dettagli della petizione.
Google dovrà tenersi alla larga da un possibile coinvolgimento in progetti militari. Questa è la richiesta avanzata a gran voce da oltre 3 mila dipendente del colosso di Mountain View. I dipendenti hanno presentato una vera e propria petizione per chiedere ai vertici di dell’azienda di non consentire l’uso dell’IA sviluppata per fini militari a beneficio del pentagono. La petizione, presentata sotto forma di lettera chiama in causa il CEO di Google Sundar Pichai. La richiesta è molto chiara: escludere l’azienda dal progetto. L’intelligenza artificiale sarebbe impiegata per un miglioramento delle tecnologie belliche, come ad esempio un miglioramento nei processi utili per rendere più precisa la mira automatica dei droni.
I dipendenti di Big G hanno espresso il loro disappunto sin da subito. Un mese fa iniziava a circolare la notizia relativa alla collaborazione tra Pentagono e Google per quello che viene chiamato Project Maven. A rivelare in un primo momento questa collaborazione ci ha pensato Gizmodo.
Il no dei dipendenti sembra essere molto chiaro. Una collaborazione del genere potrebbe a loro detta macchiare la reputazione dell’azienda. Riportiamo uno stralcio della lettera.
“Fra le crescenti paure di una IA parziale e armata Google sta già faticando a mantenere la fiducia del pubblico… Il fatto che altre società, come Microsoft e Amazon, stanno già partecipando al settore non rende questo approccio meno rischioso per Google. La storia unica della compagnia, il suo motto Don’t Be Evil, e il suo approccio diretto nelle vite di miliardi di utenti, infatti, la rende diversa“.
Scritto da Michele Bellotti
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