Amazon, clienti in carcere
Clienti Amazon in carcere per abuso delle politiche sui resi. Ecco la notizia.
Aveva già fatto notizia la vicenda di una coppia dell’Indiana che aveva agito in modo deliberatamente truffaldino nei confronti del colosso Amazon. La coppia era riuscita ad estorcere al colosso 1.2 milioni di dollari, attraverso l’abuso della politica dei resi. I due coniugi, Leah e Erin Finan aveva ordinato oltre 3 mila prodotti, tra cui tablet, notebook e consolle di giochi. Una volta ricevuti i prodotti i due li segnalavano come danneggiati, così da avere diritto alla sostituzione.
Così facendo sfruttavano in modo improprio la politica di Amazon, che a onor del vero è considerata molto permissiva, relativa ai resi. L’azienda molto spesso invia un rimborso prima ancora di ricevere indietro il prodotto danneggiato. Tramite l’impiego di identità false e la collaborazione di un terzo soggetto, la coppia è riuscita a guadagnare un cifra notevole alle spalle del servizio di e-commerce. La cifra raccolta è notevole. La coppia ha intascato 750 mila dollari. Il terzo complice, Daniel Glumac ha dovuto accontentarsi di “soli” 500 mila dollari.
Daniel Glumac aveva il compito di rivenditore dei prodotti che non venivano rispediti ad Amazon. La vicenda è stata scoperta a seguito di una complessa inchiesta congiunta che ha coinvolto l’Internal Revenue Service, la U.S. Postal Inspection Service l’Indiana State Police. Dopo aver identificato i tre truffatori l’accusa formale è arrivata nel maggio 2017. L’accusa era di riciclaggio di denaro e frode. Nel mese di ottobre i tre soggetti avevano infine ammesso di aver commesso gli atti per cui erano accusati.
A metà giugno è arrivata la sentenza per i tre soggetti. I due coniugi dovranno scontare 70 e 68 mesi di carcere. Il terzo complice invece è stato condannato a 24 mesi di reclusione. Oltre a questo, i tre dovranno anche risarcire Amazon, versando un pagamento pari a 1.2 milioni di dollari.
Scritto da Michele Bellotti
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