Un sedicenne ha compiuto un attacco hacker nei confronti di Apple riuscendo a rubare 90 GB di dati sensibili. Ecco la notizia.

Un giovane studente australiano ha violato più volte i server di Apple riuscendo ad impossessarsi di oltre 90 GB di dati sicuri. Stando a quanto sostenuto da The Age, il ragazzo avrebbe avuto anche accesso agli account di alcuni utenti. L’adolescente è rimasto nell’anonimato, dato che al momento dell’attacco aveva solo 16 anni e non poteva pertanto essere nominato dalla stampa. Secondo la fonte già citata il giovane hacker sarebbe riuscito anche ad ottenere le chiavi di autorizzazione per il log-in agli utenti.

Una volta scoperta questa spiacevole intrusione Apple ha provveduto a segnalare il fatto alla FBI che si è subito attivata con una indagine per poi scoprire che l’hack in questione era stato lanciato dall’Australia. In poco tempo il caso è diventato internazionale arrivando a far diventare il ragazzo una sorta di celebrità nelle community di hacker. Nonostante il ragazzo abbia usato tutte le strategie per non venir localizzato, come i VPN, Apple ha potuto comunque risalire a lui grazie al numero seriale dei MacBook impiegati per realizzare l’attacco. Dai seriali al proprietario dei MacBook il passo è stato breve.

Secondo la giustizia americana il ragazzo è colpevole, e la sentenza finale è attesa per settembre. L’avvocato difensore ha definito il ragazzo un fan di Apple, arrivando a giustificare il suo gesto come un tentativo per convincere Apple a farlo entrare nel suo team.

Apple ha parlato della vicenda, negando almeno in parte quanto sostenuto da The Age. Secondo la società di Cupertino nessun dato sarebbe stato sottratto.

Scritto da Michele Bellotti