L’Unione Europea dichiara guerra alle fake news diffuse online. Dai report pubblicati spunta lo spettro della Russia. Ecco i dettagli.

Le fake news online rappresentano una vera e propria minaccia e non solo per i singoli utenti. Il Parlamento Europeo ha preso atto di questa problematica, dichiarando guerra alle fake news diffuse online tramite l’impiego di social e bot vari. Queste notizie sarebbero addirittura in grado in alcuni casi di modificare i risultati elettorali.

Il Parlamento non ha usato mezzi termini per descrivere l’attuale situazione.

“Le ingerenze elettorali straniere sono una minaccia per le democrazie europee e gli unici a beneficiarne sono i movimenti anti-UE e le forze estremiste e populiste“.

Stando al report diffuso dal Parlamento nel solo 2019 sono stati registrati quasi 1000 casi di disinformazione fatta online. Si tratta di vere e proprie campagne di disinformazione di matrice russa. Questo tipo di notizie starebbero diventando un’arma politica second l’UE, con ripercussioni pesanti anche sul piano economico.

Proprio sulla questione il Parlamento Europeo ha approvato il rafforzamento della task force East StratCom per contrastare la campagna di fake news di matrice russa. La votazione si è conclusa con 469 voti a favore e 143 contrari. Il risultato dimostra quanto il problema sia sentito all’interno dell’UE.

Il Parlamento Europeo ha ribadito l’importanza di stroncare questo tipo di notizie fasulle, specie in vista delle oltre 50 votazioni che si terranno sul suolo europeo entro il 2020.

Il Parlamento ha rivolto un appello diretto anche ai social media e a chi diventa spesso portatore di queste notizie.

“Si invitano inoltre i social media a cooperare nella lotta contro disinformazione, senza compromettere la libertà di espressione, mentre l’UE dovrebbe elaborare un quadro giuridico che possa far fronte alle minacce ibride (attacchi informatici e disinformazione)“.

Scritto da Michele Bellotti