Facebook, nessun intervento contro le inserzioni politiche
Facebook continuerà a tollerare le inserzioni politiche fuorvianti. Offrirà agli utenti strumenti per limitare queste inserzioni. Ecco i dettagli.
Facebook ha già ricevuto in passato più di una critica per il suo modo di gestire le inserzioni politiche, nello specifico il social di Zuckerberg non impone alcun tipo di limitazione a questi contenuti, che vengono spesso sfruttati per diffondere notizie distorte o di parte. La polemica si è da poco riaccesa in vista delle presidenziali americane del 2020. Per placare gli animi (e le polemiche), Facebook sta lanciando delle nuove funzionalità utili per filtrare le inserzioni politiche mostrate.
Facebook effettuerà controlli sulle inserzioni anche di gruppi politici, ma non interverrà con il blocco di questi contenuti (nemmeno in caso di informazioni fuorvianti diffuse durante le campagne politiche).
Il pensiero del noto social network su questo argomento è molto chiaro. “Le decisioni su inserzioni politiche non dovrebbero essere prese da società private“. Il vero problema secondo Facebook è rappresentato da una carenza normativa. Le politiche sull’argomento adottate dal social di Zuckerberg sono in netto contrasto con quelle di Google e Twitter (che ha disposto un completo divieto sulle inserzione politiche).
Facebook ha intrapreso una strada differente, con l’inserimento di strumenti specifici per porre restrizioni alla visualizzazione di contenuti politici. Ovviamente questi strumenti saranno validi anche su Instagram.
Nei prossimi mesi Facebook amplierà ulteriormente queste funzioni per il blocco selettivo dei contenuti politici.
L’azienda sostiene che questo è il miglior approccio, proprio perché lascia agli utenti libertà di scelta, su quali contenuti vedere e quali no, offrendo piena trasparenza.
Ovviamente questo metodo non impedirà ai politici di diffondere messaggi fuorvianti all’interno di specifiche campagne politiche.
Scritto da Michele Bellotti
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