Coronavirus e malware, picco di attacchi informatici
Gli attacchi informatici sono aumentati in modo preoccupante nell’ultimo mese. Ecco i dettagli e il report.
La diffusione del Coronovirus ha avuto un forte impatto su ogni aspetto della nostra vita, con conseguenze molto gravi sull’economia mondiale. A differenza di numerose aziende e attività costrette a chiudere, esistono realtà che continuano ad operare ancora più di prima. Il riferimento questa volta non è agli scienziati e ai medici in prima linea contro l’epidemia ma ai cybercriminali, che stanno sfruttando questa situazione per sferrare attacchi informatici.
Non parliamo delle semplici truffe online ma di veri e propri atti criminali che sfruttano tecniche di phishing e campagne malware.
Stando all’analisi effettuata da Check Point e diffusa negli ultimi giorni la situazione è particolarmente critica sul fronte degli attacchi informatici. A partire dalla metà di febbraio è stato registrato un incremento preoccupante nel numero di attacchi, passati da poche centinaia fino ad arrivare al record del 28 marzo con ben 5000 attacchi. La media giornaliera è di 2600 attacchi.
Check Point ha cercato di spiegare le strategie usate dagli hacker coinvolte in queste azioni. Al momento stanno cercando di sfruttare la notorietà dei servizi maggiormente in voga, come ad esempio Netflix, creando siti web fasulli per utilizzare la tecnica del phishing, così da entrare in possesso dei dati della carta di credito degli utenti.
In quale modo è possibile proteggersi? Si consiglia come sempre di usare il buon senso ed essere cauti prima di inserire le proprie credenziali all’interno di qualsiasi sito web. Particolare attenzione deve essere mostrata anche nei confronti delle email, specie quelle contenenti link o allegati.
Scritto da Michele Bellotti
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