Kaspersky rivela il valore dei dati sul web
Quanto valgono i nostri dati in vendita sul dark web? Kaspersky rivela il tariffario. Ecco tutti i dettagli.

I furti di identità nel web sono ormai all’ordine del giorno. I dati sottratti vengono spesso utilizzati come merce di scambio. Il doxing è un pratica sempre più diffusa, e ha lo scopo di far guadagnare dalla vendita di informazioni sottratte agli utenti. Esiste un vero e proprio mercato dietro a queste informazioni sottratte. Kaspersky è riuscito a scoprire il tariffario di alcuni rivenditori di credenziali presenti nel dark web.
Quella del furto di dati è una minaccia silenziosa. Secondo Kaspersky il 43% dei millenials italiani non la ritiene una serie minaccia. La realtà dei fatti però è completamente diversa.
Come già anticipato Kaspersky è riuscito ad analizzare svariati forum e mercati presenti nel dark web per fare una stima del valore dei dati rivenduti in modo illegale. I dati per l’accesso a servizi in abbonamento sono venduti a meno di 50 centesimi. Immagini di passaporti e patenti non arrivano ai 50 euro. I dati più preziosi sono quelli relativi ai conti PayPal, il prezzo di vendita per queste credenziali partono dai 40 euro fino ad arrivare ai 418 euro.
A sorpresa sono presenti anche i dati sanitari, con tanto di cartelle cliniche. Il prezzo di partenza è di pochi centesimi fino a 25 euro.
L’esperto di privacy di Kaspersky Vladislav Tushkanov, ha voluto ricordare l’importanza di mantenere alta l’attenzione quando si naviga sul web.
“Internet ci ha dato l’opportunità di esprimerci e di condividere le nostre storie e questo è fantastico. Eppure, è importante ricordarsi che essere ed esprimersi online non è esattamente un’impresa privata. In effetti è come gridare in una strada affollata dove non puoi sapere chi c’è, chi non è d’accordo con te e come potrebbe reagire… Ovviamente non intendiamo dire che per questo motivo dovremmo cancellare tutti i nostri account sui social media. Si tratta solo di capire le potenziali conseguenze e i rischi ed essere preparati ad affrontarli. La migliore linea d’azione quando si tratta dei vostri dati è questa: sapere quali sono le vostre informazioni di dominio pubblico, rimuovere ciò che si può e prendere il controllo delle vostre informazioni online. È una cosa semplice, ma richiede uno sforzo“.
Scritto da Michele Bellotti
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