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Apple accusata di abuso di posizione dominante

17 Maggio 2023 Commenta

L’Antitrust italiana ha avviato una indagine nei confronti di Apple per abuso di posizione dominante.

L’Antitrust sta esaminando la politica sulla privacy adottata da Apple a partire da aprile 2021, che sembra essere più restrittiva per i soli sviluppatori terzi di app rispetto a quella applicata dall’azienda stessa. Secondo l’Antitrust, Apple imporrebbe ai concorrenti l’uso di un prompt di richiesta del consenso in posizione di maggior risalto rispetto a quello dell’opzione per negare il consenso, utilizzando una formulazione linguistica dissuasiva del tracciamento.

Sviluppatori e inserzionisti terzi risultano penalizzati su qualità e dettaglio dei dati messi a disposizione da Apple. Ciò accade perché l’interfaccia di programmazione a cui possono accedere – SkadNetwork – appare molto meno efficace rispetto ad Apple Ads Attribution, lo strumento che Apple adotta per sé stessa.

Secondo l’AGCM, la presunta condotta discriminatoria di Apple rappresenterebbe un vero e proprio abuso di posizione dominante in grado di può causare un calo dei proventi della pubblicità degli inserzionisti terzi, a vantaggio della propria divisione commerciale e conferirle altri benefici. Inoltre, la presunta riduzione di concorrenza nei mercati rilevanti e il conseguente rafforzamento dell’ecosistema digitale di Apple potrebbero ridurre gli incentivi a sviluppare app innovative e ostacolare il passaggio degli utenti verso ecosistemi digitali concorrenti.

In sintesi, l’Antitrust italiana sta verificando se Apple stia mettendo in atto un abuso di posizione dominante nel mercato delle app iOS per favorire la propria divisione commerciale a discapito degli sviluppatori terzi e degli inserzionisti. L’uso di politiche più restrittive sulla privacy, la posizione di maggior risalto del prompt di richiesta del consenso e la limitata disponibilità dei dati relativi all’efficacia delle campagne pubblicitarie sembrano essere i principali elementi al centro dell’istruttoria.

Scritto da Michele Bellotti

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