MANIFEST V3, Google ha annunciato il cambio
Google ha annunciato l’arrivo di Manifest V3. Ecco cosa cambierà nel 2024.
Google ha annunciato ufficialmente l’abbandono del formato Manifest V2 delle estensioni di Google Chrome a partire da giugno 2024. La decisione comporterà la disabilitazione di V2 su tutte le versioni non stabili di Chrome, inclusi i canali Beta, Developer e Canary. Inoltre, non sarà più possibile installare componenti aggiuntivi V2 dal Web Store del browser.
Con l’eliminazione di Manifest V2, entrerà in vigore la versione successiva, Manifest V3, che Google aveva annunciato precedentemente, sospendendone l’introduzione l’anno scorso a seguito delle preoccupazioni degli sviluppatori. Manifest V3 ha suscitato controversie, soprattutto per il cambio dell’API da Web Request a Declarative Net Request. Questa modifica riduce il potere degli ad-blocker, aumentando al contempo la sicurezza del browser.
Critici affermano che questa transizione limita le azioni legittime delle estensioni a tutela della privacy degli utenti. Tuttavia, Google sostiene che Manifest V3 migliorerà le prestazioni del browser e rafforzerà la privacy. Le nuove API impongono limiti sul numero di regole nei filtri, inizialmente fissato a 5000 e successivamente aumentato a 30000 dopo le proteste dell’anno scorso. Tuttavia, molti ritengono che questo numero non sia sufficiente per consentire agli ad-blocker esistenti di funzionare efficacemente.
Le tempistiche precise del rollout non sono ancora chiare. Google ha dichiarato che saranno necessari almeno 30 giorni per monitorare e stabilizzare i cambiamenti sulle versioni pre-stabili prima di estendere il rilascio al canale stabile di Chrome, seguendo una distribuzione graduale nel tempo. La tempistica esatta può variare in base ai dati raccolti, ma Google ha assicurato che terrà informati gli utenti sui progressi.
La mossa di Google sembra indicare un impegno deciso nella lotta contro gli ad-blocker. Recentemente, l’azienda ha iniziato a contrastare l’uso di questi strumenti su YouTube, implementando avvisi e rallentando il caricamento dei video per gli utenti che utilizzano ad-blocker. La situazione attuale potrebbe anche suggerire un interesse di Google nell’osservare se l’introduzione di Manifest V3 comporterà una migrazione di massa verso altri browser più tolleranti nei confronti degli ad-blocker.
Scritto da Michele Bellotti
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