L’elettrica di Apple, potrebbe arrivare entro il 2028. Ecco cosa sappiamo della Apple Car.

Dopo quasi un decennio di lavori sul progetto noto come “Project Titan”, Apple sembra pronta a fare il suo ingresso nel settore automobilistico con il lancio previsto della sua prima auto elettrica nel 2028. A riportare questa indiscrezione sulla Apple Car è Bloomberg, citando fonti ben informate sui piani della società. Questo segnerebbe una svolta importante per un progetto mai ufficialmente annunciato da Apple, ma che è sempre stato oggetto di voci e rumors durante il suo sviluppo

Inizialmente, l’intenzione di Apple era di produrre un veicolo completamente autonomo, senza volante né pedali, un’idea rivoluzionaria che però ha incontrato limiti tecnologici attuali e possibili restrizioni normative. Dopo vari cambiamenti di leadership e aggiustamenti, il progetto è stato semplificato per renderlo più attuabile.

Secondo le indiscrezioni, l’auto che vedrà la luce tra cinque anni includerà funzionalità di guida assistita simili a quelle offerte dalla modalità Autopilot di Tesla. Il conducente dovrà rimanere sempre attento e pronto a riprendere il controllo, che sarà comunque disponibile. Il sistema supporterà la guida su autostrada e su percorsi più semplici, classificandosi quindi come automazione di livello 2+, lontana dal livello 4 originariamente pensato da Apple.

Si dice che pressioni interne abbiano spinto verso un approccio più conservatore al progetto della Apple Car. Secondo quanto riferito da Bloomberg, il consiglio di amministrazione avrebbe chiesto al CEO Tim Cook di presentare un piano solido per portare il progetto Titan sul mercato, minacciando l’eventuale stop definitivo. Così è nato un nuovo concept, con l’obiettivo di lanciare l’auto tra cinque anni, sotto la supervisione di Kevin Lynch. Al momento, non è chiaro quali caratteristiche e innovazioni Apple Car offrirà e ci sono anche dei dubbi tra i dipendenti sulla possibilità che possa risultare un prodotto senza grosse differenze rispetto a quanto già offerto dal mercato.

Scritto da Michele Bellotti