Preferenze di pagamento, abitudini degli italiani
Preferenze di pagamento, ecco cosa rivela uno studio sui metodi più utilizzati dagli italiani.
Di recente, Skrill, marchio di pagamenti di proprietà di PaySafe, ha condotto una ricerca sulle abitudini di pagamento degli italiani, rivelando tendenze interessanti e contraddittorie. Nonostante la crescente diffusione dei pagamenti digitali, una parte significativa degli italiani continua a preferire i contanti, con il 57% degli intervistati preoccupato di non poterli più utilizzare in futuro. Questo attaccamento al contante emerge chiaramente nelle preferenze di pagamento degli italiani, che, pur mostrando apertura verso metodi digitali, restano fortemente legati al denaro contante.
La ricerca ha evidenziato che, sebbene le carte di debito e credito siano sempre più utilizzate, con il 42% e il 37% degli intervistati che le usano regolarmente, il contante mantiene una posizione di rilievo nelle preferenze di pagamento. Un altro dato interessante è la richiesta, da parte del 36% del campione, di poter effettuare acquisti online con la possibilità di pagare in contanti presso un negozio fisico. Questo desiderio riflette l’importanza del contante nella cultura italiana, nonostante l’avanzamento delle tecnologie di pagamento.
L’indagine ha anche rivelato una crescente adozione dei portafogli digitali e dei dispositivi indossabili per i pagamenti, con il 29% degli intervistati che utilizza uno smartwatch o un altro device per le transazioni. Questo dato, sebbene positivo, solleva alcune domande sulla reale diffusione e sull’integrazione di queste tecnologie nelle preferenze di pagamento degli italiani.
Un aspetto critico emerso dalla ricerca riguarda le difficoltà economiche affrontate dagli italiani. Il 62% degli intervistati ha dichiarato di guadagnare appena il necessario per coprire le spese mensili, mentre il 28% non riesce a far fronte a tutte le necessità. Questi dati sottolineano la precarietà economica di molte famiglie italiane, con i giovani della Generazione Z particolarmente colpiti.
Infine, è interessante notare che le opinioni sull’uso dell’intelligenza artificiale nei pagamenti sono contrastanti. Il 21% dei giovani tra i 18 e i 43 anni accoglie con favore l’idea di un maggiore utilizzo dell’IA per migliorare la sicurezza delle transazioni, mentre il 26% degli over 60 è scettico. Questi dati riflettono una differenza generazionale significativa nelle preferenze di pagamento e nell’accettazione delle nuove tecnologie.
Scritto da Michele Bellotti
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