Federazione Europea dei Giornalisti, via da X
La Federazione Europea dei Giornalisti ha ufficializzato la data per l’addio definitivo a X.
La Federazione Europea dei Giornalisti (EFJ), che rappresenta oltre 295.000 professionisti in 44 paesi, ha annunciato che cesserà di pubblicare contenuti sulla piattaforma X a partire dal 20 gennaio 2025. La decisione coincide con l’entrata in carica di Donald Trump come 47º presidente degli Stati Uniti, un evento che la Federazione considera preoccupante per il futuro della libertà di stampa e della democrazia.
L’EFJ ha motivato questa scelta citando la stretta collaborazione tra Trump ed Elon Musk, proprietario di X, che si è autoproclamato direttore del “Dipartimento per l’Efficienza Governativa” (DOGE) all’interno della futura amministrazione. Secondo la Federazione, X è diventata un veicolo per la diffusione di teorie cospirative, discorsi di odio e propaganda di estrema destra, allontanandosi dall’interesse pubblico.
Maja Sever, presidente della Federazione Europea dei Giornalisti, ha dichiarato che la piattaforma non rappresenta più un luogo sicuro per il giornalismo etico e responsabile. “X non è più uno spazio di dialogo pubblico ma un megafono per interessi privati e ideologici“, ha affermato. La decisione dell’EFJ segue quella di altre importanti testate, come The Guardian e La Vanguardia, che hanno già abbandonato la piattaforma.
Ricardo Gutiérrez, segretario generale dell’EFJ, ha sottolineato come i valori promossi dalla gestione di Musk siano in netto contrasto con il pluralismo e la libertà di stampa, pilastri fondamentali della Federazione. Ha inoltre invitato tutti i membri e le organizzazioni partner a seguire l’esempio e a migrare verso piattaforme più trasparenti e responsabili.
La Federazione Europea dei Giornalisti non si limita a lasciare X ma si propone di sensibilizzare il settore dei media sui rischi legati al monopolio delle informazioni digitali. Questo passo simbolico mira a promuovere un dibattito più ampio sulla necessità di piattaforme che rispettino la libertà di espressione e il giornalismo indipendente. La decisione segna un momento cruciale per il rapporto tra tecnologia, politica e libertà di stampa in Europa.
Scritto da Michele Bellotti
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