Nuovo robot, per la polizia cinese
Polizia cinese, iniziato il test con il nuovo robot. Ecco le sue potenzialità.
![](https://www.studiocelentano.it/wp-content/uploads/2025/01/robot-4120890_640.jpg)
La polizia cinese ha iniziato a sperimentare un nuovo dispositivo robotico che potrebbe rivoluzionare le operazioni di sorveglianza e mantenimento dell’ordine. Si tratta di RT-G, un robot a forma sferica progettato per affrontare le situazioni più estreme. Dotato di un arsenale sorprendente, RT-G è equipaggiato con tecnologie avanzate che includono il riconoscimento facciale, strumenti di deterrenza non letali e una struttura praticamente indistruttibile.
Secondo i media cinesi, il robot è in grado di individuare sospetti grazie a un’intelligenza artificiale avanzata e segnalare attività sospette alle autorità locali. Tra le sue capacità, RT-G può emettere gas lacrimogeni, attivare sirene ad alta intensità sonora e persino rilasciare una rete per immobilizzare i bersagli. Con una velocità massima di 34 km/h e un’autonomia operativa di 10 ore, il robot è stato testato nelle città di Chengdu e Wenzhou, come mostrano video pubblicati sui social ufficiali.
Il design di RT-G deriva da studi condotti presso l’Università di Zhejiang, inizialmente focalizzati su applicazioni spaziali per ambienti estremi come Marte e la Luna. Tuttavia, la polizia cinese ha individuato un potenziale utilizzo terrestre per il dispositivo, adattandolo alle necessità di sorveglianza urbana e gestione del crimine.
La forma sferica di RT-G non solo garantisce stabilità, ma lo rende adatto anche ad ambienti acquatici, permettendogli di pattugliare aree difficili da raggiungere con mezzi convenzionali. Questo lo rende una risorsa versatile per operazioni di polizia in contesti urbani complessi.
L’introduzione di RT-G da parte della polizia cinese non è priva di polemiche. Mentre da un lato il dispositivo promette maggiore efficienza e sicurezza nelle operazioni, dall’altro solleva preoccupazioni riguardo alla privacy e all’utilizzo di tecnologie di riconoscimento facciale in ambito civile.
Questo progetto segna un ulteriore passo nella digitalizzazione delle forze dell’ordine in Cina, ma alimenta anche il dibattito internazionale sull’uso di tecnologie avanzate nella sorveglianza pubblica e sul confine tra sicurezza e controllo. Resta da vedere se simili soluzioni verranno adottate anche in altre nazioni e come saranno regolate le implicazioni etiche e sociali.
Scritto da Michele Bellotti
Commenta!