5G in Europa, il punto della situazione
5G in Europa, i colossi del settore lanciano l’allarme. Ecco una panoramica della situazione attuale.

Al Mobile World Congress 2025 a Barcellona, le discussioni sullo sviluppo delle reti mobili hanno raggiunto un punto critico, e molti esperti temono che 5G in Europa possa rimanere indietro rispetto ad altre regioni. Secondo i dati recentemente diffusi dalla GSMA, solo il 30% delle connessioni in Europa utilizza questa tecnologia, un valore decisamente inferiore rispetto al 60% registrato in Nord America e al 50% (o più) osservato in alcuni Paesi asiatici.
La disparità non riguarda solo il numero di connessioni, ma anche la qualità della connettività. Dario Betti, direttore del Mobile Ecosystem Forum, ha spiegato che in Corea del Sud la velocità media del 5G raggiunge i 400 megabit al secondo, mentre in Europa si attesta intorno a 200 megabit. Questo gap, sebbene parzialmente compensato dall’alta copertura delle reti, evidenzia la necessità di investimenti maggiori per migliorare l’esperienza d’uso e rendere 5G in Europa competitivo.
Il quadro varia notevolmente tra i Paesi: in Danimarca e Germania, ad esempio, le percentuali di connessione 5G raggiungono rispettivamente il 40% e il 50%, mentre in Italia, nonostante una copertura quasi totale delle aree abitate, il tasso di connessione si ferma al 17%. Questo scenario suggerisce che le infrastrutture esistenti devono essere potenziate e il mercato riorganizzato per incentivare una diffusione più ampia.
Secondo le previsioni della GSMA, entro il prossimo anno si dovrebbe superare il 50% di connessioni attive 5G, mentre nel 2030 il tasso potrebbe arrivare fino all’80%. Tuttavia, il progresso dipenderà anche dalla capacità degli investitori di superare le sfide poste dalla frammentazione del mercato europeo e dal massiccio investimento richiesto per le reti “standalone”, che rappresentano la vera frontiera della tecnologia mobile.
La situazione attuale mette in luce un bisogno urgente di consolidamento del settore. Il completamento del Mercato Unico Digitale, come suggerito da John Giusti della GSMA, potrebbe facilitare lo sviluppo e la condivisione di infrastrutture comuni. Nel frattempo, le grandi telco, secondo Marc Murtra di Telefonica, dovranno trovare modalità per crescere e rafforzare le proprie capacità tecnologiche, affinché 5G in Europa non resti un’opportunità mancata, ma diventi un motore per il progresso digitale dell’intero continente.
Scritto da Michele Bellotti
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