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Spamming: Intervista Esclusiva A Register.it

11 Febbraio 2003 Commenta

Bergamo – Il fenomeno dello spamming e’ in continuo aumento, segno di uninsostenibile vuoto normativo a livello internazionale per la suaeliminazione e per una maggior tutela dei navigatori. Contro ilbombardamento quotidiano di posta spazzatura si schiera anche la societa’Register.it, leader in Italia nella registrazione e gestione di dominiInternet. Diversi operatori del settore, infatti, ritengono che sianecessaria una compiuta regolamentazione a livello internazionale perdisciplinare (e sanzionare) definitivamente lo spamming. Sebbene in Italiavi siano norme per contrastare il problema (si veda la legge 675/96), sirende ormai necessario legiferare in tutti i Paesi del mondo, approvandoleggi specifiche che possano proteggere la privacy di ogni navigatore. Benvengano, dunque, anche direttive a livello europeo (come la 2002/58/CE) cheaffrontano direttamente il problema, ma e’ opportuno fare ancora qualcosa inpiu’. Il rischio e’ la diffusione fra tutti gli utenti di un sentimento disfiducia che potrebbe esser vista solo come portatrice di elementi negativi(come pedopornografia oppure messaggi pubblicitari non desiderati). Unoscenario questo davvero in controtendenza con l’attuale incremento dipopolarita’ di Internet, ma che potrebbe realmente avverarsi qualora unfenomeno altamente invasivo come lo spamming non venisse fermato. Questisono alcuni degli spunti che emergono da un’esclusiva intervista rilasciataa StudioCelentano.it da Bruno Piarulli, Presidente e Amministratore Delegatodi Register.it S.p.A. societa’ del Gruppo DADA leader in Italia nellaregistrazione e gestione dei domini Internet. E’ a capo del primo operatoreitaliano accreditato presso ICANN (Internet Corporation for Assigned Namesand Numbers) e la sua e’ una delle poche societa’ al mondo che sono state ingrado di presentare un progetto completo per la gestione di un nuovo gTLD,il .PID. Register.it, ha sempre dimostrato grande interesse nell’affrontarelo spamming ed e’ convinta che: “…l’unico e il solo strumento pienamenteefficace per fermare lo spamming e’ una normativa precisa che sia operativaa livello internazionale e che finalmente giunga a regolamentare in mododettagliato il trattamento dei dati personali in Rete. Tutte le altretecniche di lotta anti-spam di cui si sente tanto parlare ultimamente sonosolo dei palliativi che non risolvono alla radice il problema. I famosifiltri anti-spam, ad esempio, sono stati riconosciuti inefficaci anchedurante il piu’ importante convegno americano anti-spam che si e’ conclusolo scorso gennaio al MIT di Boston. In quella sede si e’ infatti ammesso chetali strumenti vengono puntualmente superati dalle tecniche sempre piu’evolute degli spammer, che sono oramai tutti “professionisti”. Riteniamoinoltre che siano inutili anche alcune campagne preventive disponibilionline che suggeriscono agli utenti di non frequentare piu’ forum enewsgroup nella convinzione che cosi’ facendo si riesca ad evitare diricevere email indesiderate nella propria casella di posta. Ormai e’risaputo infatti che forum e newsgroup rappresentino solo due degli infinitimodi con cui uno spammer professionista puo’ intercettare il nostroindirizzo email per poi inviare alla nostra casella una valanga di emailindesiderate. Al contrario, secondo noi sarebbe opportuno promuovere dellecampagne ad hoc per spiegare anche agli utenti meno informati che esiste un’apposita Autorita’ garante per la protezione dei dati personali e che e’ aquesta Autorita’ che si devono inoltrare immediatamente le variesegnalazioni di spamming e gli eventuali ricorsi”.]]>

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