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Privacy: Gli Indirizzi E-Mail Non Sono Pubblici Come Su Elenchi Telefonici

14 Febbraio 2003 Commenta

Roma – Gli indirizzi di posta elettronica non sono liberamente utilizzabili da chiunque per il solo fatto di trovarsi in rete. La vasta conoscibilita’ degli indirizzi e-mail che Internet consente, non rende lecito l’uso di questi dati personali per scopi diversi da quelli per i quali sono presenti on line. Gli indirizzi e-mail non sono, insomma, “pubblici” come possono essere quelli presenti sugli elenchi telefonici. Il principio e’ stato ribadito dall’Autorita’ Garante, -reso noto nella newsletter di cui al sito Garante per la protezione dei dati personali-, che ha affrontato in questi ultimi mesi diversi casi di utenti che avevano segnalato la pratica ormai diffusa di inviare e-mail commerciali ad indirizzi di posta elettronica raccolti in rete. Alle proteste degli utenti, le societa’ che avevano inviato le e-mail rispondevano che non vi era stata alcuna violazione della privacy perche’ gli indirizzi erano stati reperiti su Internet (spesso attraverso appositi software) e che pertanto erano “pubblici”. Niente di piu’ sbagliato, afferma l’Autorita’. Gli indirizzi di posta elettronica non provengono, infatti, da pubblici registri, elenchi, atti o documenti formati o tenuti da uno o piu’ soggetti pubblici e non sono sottoposti ad un regime giuridico di piena conoscibilita’ da parte di chiunque. Per poter inviare e-mail senza violare la privacy degli utenti web e’ obbligatorio, dunque, ottenere prima il loro consenso.]]>

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