Sempre Piu’ Vicino Il Codice Dell’Amministrazione Digitale
ROMA. Il Consiglio dei Ministri nella riunione n. 177 dell’11 novembre, suproposta del Ministro Lucio Stanca, Ministro per l’Innovazione e leTecnologie, ha approvato uno schema di decreto legislativo che accorpa eriordina in un Codice la normativa in materia di attivita’ digitale dellepubbliche amministrazioni affrontando per la prima volta nel mondo in modoorganico e completo il tema dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazionee della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni nonche’ la disciplinadei principi giuridici fondamentali relativi al documento informatico edalla firma digitale. Sullo schema di Codice verranno acquisiti i pareridella Conferenza unificata, del Consiglio di Stato e delle Commissioniparlamentari competenti.Con esso andranno presto in soffitta le “peregrinazioni burocratiche” deicittadini e delle imprese da un ufficio all’altro per farsi rilasciaredocumenti e certificati vari; le banche dati e le anagrafi elettronichedelle Pubbliche amministrazioni saranno invece obbligate a “dialogare” traloro per accelerare le procedure e garantire legalita’ e trasparenza; idocumenti informatici avranno pieno valore probatorio; documenti, libri,repertori, scritture anche contabili potranno essere conservati su supportiinformatici, eliminando cosi’ una enorme quantita’ di carta e ottenendorilevanti risparmi.Il “Codice dell’amministrazione digitale”, che dovrebbe essere operativo neiprimi mesi del 2005, tra l’altro chiarisce le regole che disciplinano l’usodelle Tecnologie per l’Informazione e la Comunicazione-ICT anche tra iprivati.”Il Codice, che mette al centro l’idea del Diritto del Cittadino ad una’amministrazione amica ed efficiente’, e’ frutto di una meticolosa opera diriscrittura in chiave moderna di tutte le molte norme che hanno attinenza,diretta o indiretta, con l’utilizzo dell’ICT nell’azione amministrativa enei rapporti tra i privati”, ha detto il Ministro Stanca, “ed e’ in sintoniacon il principio Comunitario secondo il quale le norme in materia devonoessere scritte in modo tecnologicamente neutrale, tale da non irrigidire epregiudicare l’uso e l’applicazione delle ulteriori evoluzionitecnologiche”.Dopo aver rilevato che “la progressiva entrata in operativa del Codicedeterminera’ importanti risparmi e grandi incrementi di efficienza nell’apparato burocratico”, Stanca ha sottolineato che “l’innovazione, alla basedel progresso e del benessere economico e sociale, deve andare di pari passocon un’adeguata regolamentazione giuridica, altrimenti le norme obsoleterischiano di diventare un ostacolo allo sviluppo.Questo nuovo quadro regolatorio si propone di favorire la diffusione dell’ICT per l’ammodernamento e la competitivita’ dell’Italia, offrendo aglioperatori pubblici e privati una cornice normativa organica ed univoca. IlCodice dell’amministrazione digitale rappresenta una vera e propria riforma,obbligando l’intera organizzazione ed i dipendenti pubblici non solo a farericorso all’informatica, ma ad accettarla quale principale strumentooperativo”.
Scritto da
Commenta!