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Sanzionata Telecom Italia Per Abuso Di Posizione Dominante

22 Novembre 2004 Commenta

ROMA. Nella riunione del 16 novembre 2004, l’Autorita’ ha deliberato lachiusura del procedimento istruttorio avviato nel giugno del 2003 neiconfronti della societa’ Telecom Italia Spa comminando a tale operatore unasanzione pecuniaria complessivamente pari a 152 milioni di euro per averabusato della propria posizione dominante sui mercati dei servizi ditelecomunicazioni su rete fissa all’utenza affari.L’istruttoria ha evidenziato che le condotte abusive accertatedall’Autorita’ sono state sviluppate da TI nell’ambito di una strategiaunitaria, chiaramente definita a livello centrale, volta al perseguimentodell’obiettivo esplicito di escludere i concorrenti dal mercato dei servizifinali all’utenza aziendale e preservare cosi’ la posizione di dominanzastoricamente detenuta tanto sui mercati dei servizi finali, quanto suimercati dei servizi intermedi rivolti ai propri concorrenti.Piu’ specificamente, tale strategia e’ stata attuata da TI attraverso duetipologie di comportamenti, entrambe in violazione dell’art. 3 della legge287/90 e cioe’ l’utilizzo di condizioni contrattuali, quali clausole diesclusiva e clausole equivalenti negli effetti a clausole inglesi, tali davincolare alla stessa TI una parte significativa dell’utenza aziendale,rendendo piu’ difficoltoso o precludendo del tutto la possibilita’ deglioperatori concorrenti di offrire servizi di telecomunicazione su rete fissa;la formulazione di condizioni economiche e tecniche nelle offerte allaclientela non replicabili dai concorrenti, a fronte dei costi e dellecondizioni tecniche stabilite in via regolamentare per l’offerta dei serviziintermedi a questi ultimi.Nel procedere alla quantificazione della sanzione, l’Autorita’ ha tenutoconto della natura molto grave delle infrazioni accertate, della circostanzache TI e’ stata piu’ volte condannata in relazione a comportamentisostanzialmente escludenti, dunque dello stesso tipo di quelli censurati conil procedimento in questione, ma anche del parziale apprezzamento che gliimpegni presentati da TI hanno ricevuto dall’Autorita’ di settore nellaprospettiva regolatoria.Fondandosi su tali elementi l’Autorita’ ha pertanto comminato a TI unasanzione pari a 76 milioni di euro per ciascuna delle condotte censurate.

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