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Grazie A Microsoft Rimarremo Senza Lavoro!

19 Febbraio 2003 Commenta

Lodi – A causa dell’avanzare del monopolio della Microsoft anche nel settoredella realizzazione di software gestionali per aziende, tutte le softwarehouse che finora potevano vantare un ampio business nel mercato deigestionali potrebbero essere destinate a un’amara sorte. E’ il gruppoZucchetti (leader in Italia nei gestionali per PMI) a lanciare l’allarme.Riuscira’ il “microbo” a schiacciare l'”elefante” Microsoft? Con questametafora il gruppo Zucchetti vuole evidenziare la difficolta’ con la qualesi appresta a contrastare la scalata della societa’ di Bill Gates perconquistare il monopolio del mercato dei gestionali. Il motivo di questa”battaglia” nasce dalla circostanza che Microsoft negli ultimi tempi hafatto prepotentemente ingresso nel mercato dei gestionali per le PMI, conl’acquisto di due importanti societa’ proprio di quel ramo. In particolare,si tratta della americana Great Plains e della europea Navision. Questasituazione si riflette inevitabilmente contro le altre aziende produttricidi quei determinati programmi, fra cui la Zucchetti, societa’ di Lodi, datempo leader nel mercato. Infatti, si puo’ fondatamente ritenere che laMicrosoft, grazie alle sue potenti risorse economiche, potra’ con non pocasemplicita’ imporre il suo monopolio anche nel mercato dei gestionali, finoa poco tempo fa non ancora oggetto delle sue strategie commerciali (ma nelquale gia’ dominava dal punto di vista della fornitura dei programmi di basesui quali creare i ricordati “gestionali”). In tal modo – secondoZucchetti – sia la Pubblica Amministrazione sia i privati cittadini sia,infine, le software house che agiscono in questo specifico settore verrannoirretite dal gigante di Redmond. Cio’ potrebbe recare innumerevoliconseguenze negative sia in termini di ricerca nel settore delle nuovetecnologie sia nella creazione di nuovi posti di lavoro. Il gruppo Zucchettiha pertanto indetto una iniziativa che coinvolga PA, software house, aziendee privati per contrastare la strategia monopolistica della Microsoft. Unulteriore obiettivo del gruppo, infine, e’ quello di promuovere l’utilizzodi strumenti alternativi a Windows e agli altri programmi applicativi diBill Gates, ovvero i software open source, che garantiscono efficacia,stabilita’ dei prodotti e – soprattutto – economicita’.]]>

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Grazie a Microsoft rimarremo senza lavoro!

19 Febbraio 2003 Commenta

Lodi – A causa dell’avanzare del monopolio della Microsoft anche nel settore della realizzazione di software gestionali per aziende, tutte le software house che finora potevano vantare un ampio business nel mercato dei gestionali potrebbero essere destinate a un’amara sorte.
E’ il gruppo Zucchetti (leader in Italia nei gestionali per PMI) a lanciare l’allarme.
Riuscira’ il “microbo” a schiacciare l'”elefante” Microsoft?
Con questa metafora il gruppo Zucchetti vuole evidenziare la difficolta’ con la quale si appresta a contrastare la scalata della societa’ di Bill Gates per conquistare il monopolio del mercato dei gestionali.

Il motivo di questa “battaglia” nasce dalla circostanza che Microsoft negli ultimi tempi ha fatto prepotentemente ingresso nel mercato dei gestionali per le PMI, con l’acquisto di due importanti societa’ proprio di quel ramo.
In particolare, si tratta della americana Great Plains e della europea Navision.
Questa situazione si riflette inevitabilmente contro le altre aziende produttrici di quei determinati programmi, fra cui la Zucchetti, societa’ di Lodi, da tempo leader nel mercato.
Infatti, si puo’ fondatamente ritenere che la Microsoft, grazie alle sue potenti risorse economiche, potra’ con non poca semplicita’ imporre il suo monopolio anche nel mercato dei gestionali, fino a poco tempo fa non ancora oggetto delle sue strategie commerciali (ma nel quale gia’ dominava dal punto di vista della fornitura dei programmi di base sui quali creare i ricordati “gestionali”).
In tal modo – secondo Zucchetti – sia la Pubblica Amministrazione sia i privati cittadini sia, infine, le software house che agiscono in questo specifico settore verranno irretite dal gigante di Redmond.
Cio’ potrebbe recare innumerevoli conseguenze negative sia in termini di ricerca nel settore delle nuove tecnologie sia nella creazione di nuovi posti di lavoro.
Il gruppo Zucchetti ha pertanto indetto una iniziativa che coinvolga PA, software house, aziende e privati per contrastare la strategia monopolistica della Microsoft.
Un ulteriore obiettivo del gruppo, infine, e’ quello di promuovere l’utilizzo di strumenti alternativi a Windows e agli altri programmi applicativi di Bill Gates, ovvero i software open source, che garantiscono efficacia, stabilita’ dei prodotti e – soprattutto – economicita’.


Ho incontrato il Presidente della Zucchetti, Dott. Domenico Zucchetti, gli ho posto qualche domanda:

La Sua azienda tempo fa si e’ definita un “microbo” di fronte all'”elefante” Microsoft, per cercare di coalizzare sempre piu’ forze contro la casa di Redmond. Oggi la Sua azienda si ritiene piu’ aggressiva rispetto al tempo della campagna anti-Microsoft (iniziata attorno al dicembre 2002)?


Non ci riteniamo piu’ aggressivi rispetto a qualche mese fa, ma siamo certamente sempre piu’ determinati e convinti di portare avanti l’iniziativa di sensibilizzazione nei confronti delle strategie monopolistiche di Microsoft; tra l’altro il numero delle aziende nostre colleghe favorevoli all’iniziativa continua ad aumentare ogni giorno. A breve, inoltre, comunicheremo anche quali dei prodotti e servizi della Zucchetti saranno integrati o basati su tecnologie alternative a Microsoft.

Le attuali strategie di Microsoft sono orientate alla palese conquista delle Pubbliche Amministrazioni di numerosi Paesi. Fra questi c’e’ l’Italia.  Come giudica questa situazione: espugnazione del piu’ forte di terreni ancora vergini o un maldestro tentativo del gigante per attirare l’attenzione su di se’ (dopo le numerose cause giudiziarie intentatele contro)?


Microsoft e’ sicuramente interessata alla Pubblica Amministrazione perche’ e’ sua intenzione diventare “LA” software house della PA.
Oltre ad un comprensibile interesse economico, il tentativo di Microsoft di conquistare il mercato rivolto all’Amministrazione Pubblica e’ pur motivato dalla ricerca di un miglioramento d’immagine e credibilita’ che, soprattutto negli ultimi tempi, la societa’ di Redmond ha perso (se si pensa che Microsoft ha dovuto contrastare, fra le altre, le cause promosse dall’autorita’ Antitrust di ben 18 Stati Americani).

Secondo quanto Lei ha gia’ affermato numerose volte, la valida alternativa ai prodotti Microsoft e’ costituita dai programmi Open Source. Cosa si aspetta in particolare da questi software nello specifico ambito dei gestionali per aziende? Qual e’ il quid pluris di programmi come Linux? Al di la’ della stabilita’ e sicurezza, c’e’ qualcosa nei software come Linux che puo’ veramente fare la differenza nel mercato dei gestionali?


La nostra intenzione non e’ avvantaggiare alcune piattaforme o prodotti rispetto ad altri per partito preso; i prodotti sui quali baseremo le nostre soluzioni devono rispondere a tutta una serie di requisiti, primo fra tutti, la qualita’.
Appurati questi aspetti, un prodotto vale l’altro, l’importante e’ non costringerci e non costringere i nostri clienti e partner ad operare una scelta forzata su una unica opzione, come e’ avvenuto finora.
Nel caso specifico, al momento, vediamo Linux come alternativa a Microsoft, non solo per questioni di stabilita’ e sicurezza, ma anche perche’ ci permetterebbe di abbassare il total cost per il
cliente.

Ritiene che la Sua lotta possa rimettere in gioco anche il predominio di Microsoft nel mercato dei programmi operativi (Windows) e applicativi (Word, Excel, ecc.)?


Non sono in grado, al momento, di valutare se le azioni di sensibilizzazione che, noi ed altri colleghi, stiamo attuando porteranno a dei risultati di cosi’ ampio respiro; mi auguro che il nostro esempio possa servire ad altri per rendersi conto di cio’ che Microsoft sta facendo subire al mercato.
E’ meglio scongiurare sempre il pericolo sul nascere piuttosto che correre ai ripari quando ormai, potrebbe essere troppo tardi; pertanto, in questo momento, ritengo prioritario impedire a Microsoft di imporsi come monopolista anche nel mercato rivolto ai gestionali e relativi componenti; sono comunque certo che sempre piu’ clienti abbandoneranno Windows per altri sistemi operativi, cosi’ pure che da Word, Excel,ecc. di Microsoft passeranno a prodotti Open Office.

Si puo’ affermare che questa battaglia contro Microsoft possa finalmente riscattare (in qualche modo) tutte le piccole software house che si sono viste buttate fuori dal mercato dei sistemi operativi a causa del predominio di Microsoft?


Come ho detto sopra il numero dei colleghi che la pensano come noi continua a crescere; inoltre stiamo trovando numerosi proseliti anche in altre realta’ e precisamente nel mondo della P.A. ed in quello consumer.
Circa il grado di soddisfazione per quanto fatto sino ad ora, direi che c’e’ ancora molto, molto da fare; del resto noi siamo dei “moscerini” che combattono con un elefante.

A che punto e’ la Sua campagna di sensibilizzazione delle altre aziende produttrici di software in Italia? Si ritiene soddisfatto di quanto ha realizzato?


La nostra attivita’ non riuscira’ certo a rimettere sul mercato le software house espulse dal mercato dei sistemi operativi; purtroppo anche in questo settore Microsoft, da vero monopolista, ha fatto terra bruciata.

Un’ultima battuta: un “sano pluralismo informatico “significa “lotta senza tregua al monopolio di Microsoft” o “ricerca di una sana concorrenza fra aziende”?


Sicuramente la “ricerca di una sana concorrenza fra aziende”, attuabile, in questo particolare momento e per il nostro mercato di riferimento, passi anche e soprattutto attraverso la ricerca di un’alternativa senza tregua al monopolio di Microsoft.
Infatti tutte le aziende devono avere la possibilita’ di confrontarsi sul mercato e non subire la tirannia di un monopolista. Finora i competitor esistenti sul mercato si facevano concorrenza ed anche una struttura piccola, se aveva prodotti validi, aveva possibilita’ di affermarsi.
Con l’arrivo del monopolista, non solo nel settore non potranno piu’ sorgere nuove aziende, anche se dovessero essere in grado di progettare soluzioni vincenti, ma sicuramente spariranno anche quelle esistenti che hanno prodotti migliori del monopolista.

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