Una riforma delle Scuole di Specializzazione per le Professioni Legali, da piu’ parti richiesta, e’ urgente e non piu’ rimandabile.
Cio’ e’ testimoniato anche dal profondo stato di disagio della maggior parte degli attuali 2.500 specializzandi, come emerge chiaramente dall’indagine statistica condotta da Italex.com su cui e’ pubblicata la Proposta di modifica dell’art. 8, D.M. 21 dicembre 1999, n. 537 “Regolamento recante norme per l’istituzione e l’organizzazione delle scuole di specializzazione per le professioni legali”.

Roma – Italex ritiene che la formazione comune di avvocati, magistrati e notai sia risorsa fondamentale per la collettivita’ e a tal fine si propone di promuovere la figura dello specializzando e il suo inserimento nella realta’ professionale.
A tal fine chiede che sia prevista l’abilitazione alla professione di avvocato in virtu’ dell’equiparazione dell’esame finale della Scuola di Specializzazione all’esame di stato, introducendo il seguente comma all’art. 8 D.M. citato: “L’esame finale per il conseguimento del diploma di specializzazione ha valore di esame di Stato ed abilita all’esercizio della professione di avvocato. Il diploma di specializzazione conseguito costituisce requisito di ammissione ai concorsi a posti di uditore giudiziario e di notaio”, oppure prevedere l’abilitazione alla professione di avvocato a prescindere dall’esame di stato (secondo il dettame della Corte Costituzionale), introducendo il seguente comma all’art. 8 D.M. citato: “Il diploma di specializzazione abilita all’esercizio della professione di avvocato e costituisce requisito di ammissione ai concorsi a posti di uditore giudiziario e di notaio”.

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